Terremoto politico a Taranto. L'epicentro è il Comune dove si è dimesso il sindaco Rinaldo Melucci dopo la sconfitta alle elezioni provinciali. Il centro-sinistra, a partire dal suo partito il Pd, non è riuscito nemmeno a tener testa al candidato vincente, Giovanni Gugliotti, sindaco di Castellaneta, espressione di un "Patto dei Sindaci" che raccoglieva uno schieramento trasversale pescando nel centrodestra e anche nel centro sinistra. Melucci ha chiarito in una nota stampa il perché della scelta: "Il risultato del voto per la presidenza della Provincia - ha scritto Melucci - è inequivocabile da un punto di vista politico. Prendo atto che nonostante abbia chiesto e ricevuto dalla maggioranza il sostegno per la mia candidatura, questo sostegno è venuto meno con numeri inaspettati e considerevoli. Non posso che ascoltare questo messaggio e rassegnare le dimissioni da sindaco nelle mani del segretario generale, secondo le modalità previste dalla legge. Taranto - ha aggiunto Melucci - ha diritto a un governo coeso e a un consiglio comunale operoso".
Le dimissioni dovrebbero essere formalizzate nella giornata di domani e, comunque, la legge lascia al sindaco 20 giorni di tempo per ripensarci e ritirarle. Se così non sarà subentrerà un commissario prefettizio nominato per traghettare la città a nuove elezioni amministrative nella prossima primavera.
Melucci lascia in un momento delicatissimo per la città. Proprio oggi, infatti, Arcelor Mittal, la multinazionale dell'acciaio, ha preso materialmente possesso dello stabilimento Ilva, la più grande fabbrica siderurgica europea, con i suoi "nodi" ancora tutti da sciogliere dal punto di vista occupazionale e ambientale.
C'è un dato politico, infine, non irrilevante. Melucci paga così lo scotto per lo "strappo" con il suo ex sostenitore, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Il sostegno di quest'ultimo fu infatti decisivo per l'elezione di Melucci nella primavera dello scorso anno.
Poi i rapporti si sono deteriorati, il sindaco ha estromesso dalla sua giunta assessori che erano vicini al governatore, entrando in contrasto con Emiliano anche su temi caldi come l'Ilva. Da qui l'epilogo, con una specie di "vendetta" politica di Emiliano che certo non ha sostenuto la candidatura di Melucci alla Provincia contribuendo alla sua sconfitta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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