Manca oramai solo un mese ai fantomatici Stati generali del M5S (ad oggi si parla del 7 e dell'8 di novembre), ma gli scontri tra i grillini continuano a moltiplicarsi ogni giorno che passa ed a lasciare degli strascichi di polemiche che restano evidenti anche sulle pagine dei social network, sempre più utilizzati come mezzo di comunicazione.
Ne è un esempio lampante il duro botta e risposta che si è registrato nelle scorse ore tra il leader del M5S Vito Crimi e la senatrice pentastellata Barbara Lezzi. Terreno del dibattito, in questa occasione, i fondi per l'editoria inseriti nel Decreto agosto, un tema su cui sono state fatte delle affermazioni non andate evidentemente a genio a Crimi, che ha voluto effettuare delle puntualizzazioni utilizzando la sua pagina personale Facebook invece di confrontarsi personalmente coi diretti interessati, colleghi di partito.
"In queste ore hanno iniziato a circolare alcune fake news sui finanziamenti ai giornali. Qualcuno sostiene che li avremmo aumentati con il Decreto Agosto, ma è falso", ha scritto sul social network il leader del M5S. Crimi ha spiegato che con processo graduale i contributi diretti all'editoria sono stati aboliti, come previsto dalla legge di bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018 n.145, art.1, comma 810): "Così strutturato: -20% il primo anno, -50% il secondo anno e -75% il terzo anno, fino all'abolizione totale. Questo provvedimento, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, è tuttora in vigore. Dunque il contributo diretto sarà totalmente soppresso".
L'attuale capo politico dei grillini ha quindi ricordato che ad oggi l'esecutivo ha emanato importanti decreti e provvedimenti, con l'intenzione di destinare 100 miliardi di euro per sostenere le imprese ed i lavoratori. Fra quelli citati, anche il Decreto Agosto. "Ora, qualcuno sta cercando di far passare per vero che all'interno del decreto ci sia un aumento dei contributi all'editoria. È falso. Le misure disposte dall'art. 96 del Decreto Agosto", ha precisato ancora, "non aumentano affatto il contributo diretto ai giornali".
Lo sfogo su Facebook ha irritato una dei diretti interessati dalla frecciata, vale a dire la senatrice Barbara Lezzi, che ha voluto replicare con lo stesso mezzo. "Caro Capo Politico, uso lo stesso strumento di comunicazione che hai usato tu per risponderti. La questione dei fondi all'editoria l'ho spiegata molto bene. E ho anche detto chiaramente che già si era aiutata la categoria in due decreti precedenti". Lezzi ha quindi ribadito che per quanto riguarda i finanziamenti all'editoria non si sta parlando di una fake news, ed ha invitato Crimi a non giocare sulla semantica. La senatrice ha quindi ricordato un precedente episodio: "Quando si è trattato di segnalare gli emendamenti più sentiti tu, in merito alla segnalazione del soppressivo dell'art.96 rispondi testualmente con messaggio: 'Assolutamente sì, anzi fatene una questione di principio in commissione. Quell'articolo è sbucato nottetempo in consiglio dei ministri, per tenerlo... per non sopprimerlo, ci devono dare qualcosa in cambio molto forte'. Hai cambiato idea? Bene, me lo potevi dire e non darmi della bugiarda", attacca Barbara Lezzi, inchiodando Crimi alle sue responsabilità.
La senatrice grillina è dunque
passata a parlare degli Stati generali, ed ha invitato il leader politico ad impegnarsi a raggiungere un chiarimento in quella sede: "Evita di entrare a gamba tesa sui tuoi parlamentari e su Davide Casaleggio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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