La grafologia non è un’arte divinatoria, ma una scienza che permette, attraverso la simbologia dei segni, di cogliere alcuni aspetti della personalità dello scrivente. Persino Freud, nel lontano 1932, confermò la validità di tale scienza 1.
Giuseppe Conte Dalla scrittura di Giuseppe Conte emerge una personalità determinata, con una notevole sensibilità che può creargli difficoltà nel sopportare le frustrazioni avendo egli una bassa soglia di tolleranza emotiva. Il controllo che esercita col ragionamento e con un eccessivo controllo, lo porta a rischiare scatti di collera. Tuttavia, l’eccessivo controllo che esercita non corrisponde al prendere in mano le redini delle varie situazioni, ma piuttosto a cercare d’imporre le proprie opinioni (vedi lettere con pressione forte e allunghi ben rappresentati sia in alto che in basso). Tale atteggiamento maschera dell’aggressività, che egli però tiene sotto controllo esprimendo le proprie opinioni con garbo e cercando di apparire sempre gradevole e credibile. Ma è soprattutto la firma, che si discosta molto dal gesto grafico della scrittura, a mettere in luce come la conquista sociale sia stata per lui un “riscatto sognato” da difendere a tutti i costi: una paternità conquistata che non intende cedere a nessuno, in quanto non sopporta essere posposto.
Luigi Di Maio Dalla firma e dalla scrittura del Ministro Luigi Di Maio emergono elementi contradditori che non gli permettono una serena obiettività di giudizio. Il grafismo veloce, con note d’impazienza e con gli occhielli aperti in alto specie nelle lettere ”o”, denuncia un vissuto trascorso carico di esperienze emotive- affettive non del tutto gratificanti. 1 S. Freud opere, vol. 11 - Boringhieri - Torino Le pretese eccessive possono creargli frustrazioni che lo rendono incontentabile e sempre alla ricerca di qualcosa che possa fargli superare i sentimenti d’inadeguatezza vissuti nel passato (spazio eccessivo tra le righe e tra una parola e l’altra). Lo spirito di collaborazione, la comunicativa e l’idealismo (vedi firma con lettere assai allungate in alto) esprimono il desiderio di voler ottenere a tutti i costi riscontri positivi e gratificanti la propria immagine. La scrittura indica anche uno stato di agitazione tensiva, che potrebbe creare qualche problema d’impazienza e qualche timore non espresso. Il grafismo dell’attuale Ministro degli Esteri mette in risalto la voglia di emergere puntando tutto sulla propria persona, ignorando la timidezza e quegli elementi d’insicurezza che avevano in passato caratterizzato la sua psiche. Egli difficilmente è disposto a lasciare ciò che con fatica è riuscito ad ottenere con la sola forza di volontà (vedi firma poco chiara), ma è anche molto attento a non fare mosse che possono penalizzarlo nel tempo.
Conclusioni In entrambi i personaggi appare forte il desiderio di
essere al centro della politica e in ambedue c’è una voglia di riscatto nei confronti della figura paterna. Quindi, alla fine, troveranno senza dubbio un modo per non dover abbandonare un mondo che tanto sembra aver dato loro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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