L'asse Partito Democratico-Movimento 5 Stelle non è ancora realtà, ma è una possibilità sempre più concreta. A uscire allo scoperto, auspicando senza mezzi termini un'alleanza tra i dem e i pentastellati è l'ex segretario Pd Dario Franceschini, vicino al segretario Nicola Zingaretti e, dunque, molto distante da Matteo Renzi e dalla sua linea del "no" – scritto a caratteri cubitali – a un qualsiasi patto con i grillini. Posizione peraltro condivisa da un altro big del partito, come Carlo Calenda.
Ciò nonostante, il deputato piddì, intervistato dal Corriere della Sera, lancia lì l'idea: "Aver consentito la nascita del governo giallo-verde è stata la madre di tutti gli errori. Il M5s è diverso dalla Lega e con loro possiamo difendere certi valori, umani e costituzionali". Franceschini attacca così la decisione, post elezioni politiche del 4 marzo 2018: "È stato un grande sbaglio non avere fatto tutto quello che avremmo potuto per evitare la saldatura fra Lega e 5 Stelle in una legislatura che peraltro elegge il Capo dello Stato [...] Pensiamo ai danni che sono stati fatti in questo anno […] La strategia del popcorn ha portato la Lega dopo un anno al 35%. Abbiamo buttato un terzo dell'elettorato italiano, quello dei 5 stelle, in mano a Salvini".
Dunque, ecco come l'esponente Pd tende la mano ai 5 stelle: "Vorrei che si lavorasse per cercare di costruire, e so quanto sarà difficile e faticoso farlo, un arco di
forze che, anche se non governano insieme, sono pronte a difendere insieme i valori umani e costituzionali che Matteo Salvini calpesta e violenta ogni giorno...".Di Maio e i suoi raccoglieranno l'assist?
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