Fratture, botte e sassate. L'anno nero degli agenti

In un anno casi raddoppiati: 273 poliziotti feriti negli scontri. Il Coisp: "C'è un disegno eversivo"

Fratture, botte e sassate. L'anno nero degli agenti
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È un trend sempre più in aumento e sempre più preoccupante quello delle aggressioni alle forze di polizia nelle manifestazioni, organizzate o meno. Nel corso del 2024, secondo i dati del ministero dell'Interno, in Italia sono state organizzate 12.302 manifestazioni (+9,7% rispetto al 2023). In particolare, 4.187 sono state organizzate per motivazioni sindacali e occupazionali (+38,8%) mentre 1.874 sono state promosse a sostegno della pace (+39,3%). In 322 casi si sono verificate delle criticità (-18,9% rispetto al 2023), ma in totale nel 2024 i feriti tra gli appartenenti delle Forze di Polizia sono stati 273 (+127,5%) mentre nel 2023 erano stati 120. In sostanza il numero degli agenti feriti nel 2024 è più che raddoppiato rispetto all'anno precedente.

Un dato shock e una accelerazione che desta preoccupazione e sta suscitando malumori tra le forze dell'ordine. La sensazione diffusa, espressa in maniera esplicita, è che manchi una solidarietà chiara da parte di tutte le forze politiche e anzi spesso si preferisca indulgere nella delegittimazione, nonostante l'impegno degli agenti a garantire la sicurezza di tutti e nonostante i rischi sempre crescenti da loro affrontati nelle piazze. I diciotto poliziotti feriti tra Bologna e Roma in occasione delle manifestazioni per il giovane Ramy non sono che la punta dell'iceberg. Il segretario generale del sindaco di Polizia Coisp, Domenico Pianese, parla di «veri e propri atti criminali che non solo mettono a rischio l'incolumità dei nostri colleghi, ma rappresentano un chiaro attacco alle istituzioni democratiche del nostro Paese». Non si tratta di ipotesi lontane, visto che, sottolinea il sindacato, nelle manifestazioni c'è il caso di un agente che ha riportato la frattura del polso sinistro, un altro la frattura della spalla destra, mentre un terzo ha subito un grave ematoma al petto a causa dell'esplosione di una bomba carta ad alto potenziale che ha distrutto il suo scudo di protezione. A Bologna un agente ha perso un dente dopo essere stato colpito al volto con un tavolino lanciato dai manifestanti. A Roma un altro rappresentante delle forze dell'ordine ha riportato una lacerazione al labbro causata dalle schegge di una bomba carta «che solo per miracolo non ha provocato danni ancora più gravi». Secondo Pianese «è un'escalation che dimostra un disegno eversivo, non siamo di fronte a semplici manifestazioni: qui si cerca deliberatamente di destabilizzare il Paese. Non meno grave è il silenzio di chi, anche in ruoli di responsabilità politica o sociale, evita di condannare apertamente queste violenze. Chi non si oppone con fermezza a questi gesti ne diventa complice morale».

La lista delle aggressioni subite dalle forze dell'ordine negli ultimi dodici mesi è lunga. Tra gli episodi più eclatanti ciò che accadde il 15 novembre 2024 con gli studenti in piazza in tutta Italia contro le politiche del governo Meloni. Fantocci dei ministri a fuoco, scontri con le forze dell'ordine e a Torino in particolare alta tensione con 15 agenti feriti da bombe carta. Nello stesso mese a Bologna la violenza antifascista degli antagonisti nel parco della Montagnola, con tre agenti feriti. Il mese prima invece ben 34 agenti della polizia vennero feriti nella manifestazione pro-Palestina.

Gravissimo invece quanto accadde a Torino nel febbraio 2024 con una volante circondata da un gruppo di autonomi intenzionati a liberare un uomo di origini marocchine che doveva essere espulso dall'Italia. Un assalto e un assedio a calci e pugni che rischiò di tramutarsi in dramma.

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