"Giornata del ricordo delle foibe falsificazione storica", ira Lega e FdI sul rettore di Siena

Tomaso Montanari, rettore dell'università per Stranieri di Siena, è finito nella polemica per le sue parole sulle foibe: Lega e FdI ne chiedono le dimissioni

Screenshot da video Passpartout Asti
Screenshot da video Passpartout Asti

Le parole di Tomaso Montanari sulle foibe hanno riaperto un dibattito al quale la sinistra preferisce non partecipare dopo l'articolo su Il fatto quotidiano dello storico dell’arte e rettore dell’università per Stranieri di Siena. Montanaro, dopo aver parlato di revisionismo, ha affermato: "La legge del 2004 che istituisce la Giornata del Ricordo (delle Foibe) a ridosso e in evidente opposizione a quella della Memoria (della Shoah) rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica". Parole che, però, non sono passate inosservate, scatenando l'ira di Matteo Salvini e di numerosi altri politici.

Tomaso Montanari ha provato successivamente a correggere il tiro delle sue dichiarazioni: "La destra italiana sta equivocando, ci sta marciando, sta inventando tutto. Per fortuna c'è un testo pubblicato. Nessuno nega le foibe, ma è l'uso strumentale, politico che la destra neofascista fa delle foibe che contesto". Per poi aggiungere: "La destra sta ingigantendo le foibe da un punto di vista storico, numerico e soprattutto cerca di equipararla alla Shoah, dopo aver ottenuto una Giornata del Ricordo messa in calendario. La falsificazione storica è aver creato quella giornata in contrapposizione alla Giornata della Shoah. Questa è la falsificazione, l'equiparazione dei due tragici eventi".

Matteo Salvini si è mosso tra i primi per contestare le parole di Montanari: "Prima una componente della commissione Pari opportunità della Regione Toscana - indicata dal Pd - plaude ai talebani, ora il rettore dell'Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari minimizza il dramma delle foibe. Dalla Toscana arrivano parole gravissime. È strano e preoccupante che Letta, sempre col ditino alzato e candidato nella Siena ferita dallo scandalo Pd-Mps, non apra bocca".

Gli hanno poi fatto eco due senatori della Lega, Rosellina Sbrana e Manuel Vescovi: "Un eccidio definito dal presidente Mattarella 'un orrore che colpisce le nostre coscienze'. Ancora oggi, però, c'è chi nega, per motivi totalmente ideologici, quanto accaduto. Le gravi considerazioni del Rettore Montanari sono vergognose. La negazione di una verità storica conclamata è quanto meno incompatibile col ruolo di cattedratico. Ci auguriamo siano presi al più presto provvedimenti contro queste dichiarazioni vergognose".

Anche gli esponenti di Fratelli d'Italia hanno fatto sentire la loro voce con Federico Mollicone, capogruppo in commissione Cultura alla Camera: "A quasi ottant'anni da uno dei capitoli più sanguinosi della nostra storia c'è ancora qualcuno che non si fa scrupoli nel calpestare la memoria degli italiani uccisi nelle Foibe. Questa volta ci pensa lo storico dell'arte e rettore dell'università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari il quale ha definito la giornata dedicata alla commemorazione una 'falsificazione storica revisionista'. Dichiarazioni aberranti che non giungono da uno sbandato nostalgico di Tito e Stalin, ma da un accademico". Mollicone prosegue definendo Montanari "un vero cattivo maestro indegno di ricoprire qualsiasi incarico all'interno delle istituzioni universitari". Quindi conclude: "Montanari farebbe bene a dimettersi e a dedicare il proprio tempo a una profonda riflessione o, perché no, a intraprendere un viaggio a Basovizza per toccare con mano l'orrore da lui stesso negato".

Dalla Lega toscana chiedono che il rettore lasci il suo incarico, perché "ha negato il massacro delle foibe e la pulizia etnica di cui restarono vittime gli italiani del nostro confine orientale. Parole vergognose e prive di rispetto per tutti coloro che hanno perso la vita per mano dei comunisti. Non è possibile che un individuo del genere ricopra un ruolo apicale all'interno di un'istituzione accademica negando la veridicità di una tragedia nazionale".

Alle loro parole si sono unite anche quelle dell'europarlamentare Susanna Ceccardi: "Parole vergognose quelle di Montanari. Sono allibita da queste affermazioni che fanno tornare indietro il dibattito storiografico sulle Foibe di oltre trent'anni". La Ceccardi prosegue: "Chi nega o prova a sminuire la barbarie del regime titino verso i nostri connazionali fa un torto ai familiari delle vittime e alle sofferenze degli esuli.

Molti professori universitari sono stati sospesi per molto meno, penso ad esempio al professor Marco Luigi Bassani sospeso per una vignetta satirica sul vicepresidente Usa Kamala Harris. Montanari deve perciò scusarsi immediatamente per queste parole e dare le dimissioni dal ruolo di rettore".

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