Aeroporti nel caos e traffico impazzito nel Regno Unito alla vigilia del lungo weekend del Giubileo. Mentre Londra e l'intero paese si preparano a festeggiare i 70 anni di regno della sovrana più longeva della storia, i suoi sudditi stanno già sperimentando un assaggio dei disagi che li aspettano nei prossimi giorni. Le celebrazioni ufficiali infatti coincidono con la fine delle vacanze scolastiche che molti cittadini inglesi avevano deciso di passare all'estero insieme alla famiglia. Per tanti di loro però, quello che doveva essere il primo sospirato viaggio dopo due anni di pandemia, si è trasformato in un vero incubo a causa della crisi profonda che attraversano le varie compagnie low cost, unita ai molti disservizi interni dei vari aeroporti.
Già dall'inizio della settimana le compagnie più amate dai viaggiatori come Tui, EasyJet e Swissport hanno cancellato decine di voli ogni giorno, con preavvisi di sole due ore, lasciando a terra famiglie attonite ed esauste con bimbi in lacrime al seguito. Le immagini delle sale d'aspetto dell'aeroporto londinese di Gatwick, congestionato anche dai lavori in corso nel terminal Sud e di quelli di Heathrow, Manchester, Glasgow e Edimburgo, sono impressionanti. In alcuni, le file al controllo dei bagagli erano così lunghe che la gente si è vista costretta ad attendere fuori dall'edificio.
Del resto, la situazione, era in qualche modo prevedibile. Secondo gli analisti della società Cirium, tra giovedì e domenica dovrebbero partire dagli aeroporti britannici circa 10mila voli, numeri che in questo momento il settore, messo in ginocchio dalla pandemia, non è in grado di gestire. Ieri il cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak ha dichiarato che «il governo sta lavorando con l'industria del turismo per risolvere il problema» sottolineando «i milioni di sterline messi a disposizione durante il periodo della crisi scatenata dal Covid», ma i sindacati del settore spiegano che le difficoltà persistono da tempo. «Le compagnie e gli aeroporti fanno difficoltà a reperire il personale necessario - ha detto ieri Gary Graham, vice segretario generale del sindacato Prospect - perché questi lavori sono sottopagati, inoltre l'addestramento per incarichi del genere richiede tempo». Tempo che le compagnie aeree ora non hanno, occupate come sono a calmare le ire dei loro clienti imbufaliti per essersi visti cancellare il volo anche più di una volta nel giro di due giorni o per essere rimasti bloccati sull'aereo in partenza per tre ore ed essere poi stati costretti a scendere perché, a un certo punto, l'orario di lavoro dei piloti aveva raggiunto il numero di ore massime consentito dal contratto. Non se la cavano bene neppure i viaggiatori che hanno deciso di muoversi in treno o in macchina.
Chi si fosse trovato a passare ieri davanti alla stazione ferroviaria di St. Pancras a Londra, da dove parte il treno internazionale Eurostar, avrà potuto notare le file di persone in attesa fin fuori dall'edificio centrale.
Allerta rossa, nelle prossime ore, anche per il traffico automobilistico, dato che nel weekend del Giubileo è previsto che si mettano in strada milioni di persone, decise a godersi al meglio i tanto agognati quattro giorni di vacanza. Speriamo che la maggioranza raggiunga la meta e non sia invece costretta a festeggiare in macchina, imbottigliata nel traffico della superstrada.
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