Salta per il momento la sospensione delle multe ai non vaccinati. Nel pacchetto di emendamenti al dl Aiuti ter in discussione in commissione speciale alla Camera - quattro proposte di modifica che vanno dalle accise sul carburante ai mutui per la casa per i giovani sotto i 36 anni - non è incluso quello annunciato dal governo Meloni che riguarda il congelamento delle sanzioni previste per chi non è in regola con gli adempimenti vaccinali. Un piccolo giallo, dal momento che il Mef aveva già dato il via libera. Anche se non è escluso, secondo alcune fonti parlamentari, che il tema venga trattato in un provvedimento successivo che riguardi tutta la materia. Il pacchetto di emendamenti al dl Aiuti ter, che in principio doveva contenere cinque norme, era atteso per mercoledì della settimana scorsa, poi per lunedì 31 ottobre dopo il Consiglio dei ministri, successivamente per martedì 1° novembre, poi per mercoledì 3. Alla fine è stato depositato ieri in commissione speciale della Camera e senza il congelamento delle multe. Una questione che interessa quasi due milioni di No vax over 50 per i quali è stato già avviato il processo sanzionatorio e che senza un provvedimento ad hoc dovranno pagare la multa di 100 euro stabilita dal precedente esecutivo. Ma poiché le multe non verranno spedite prima di tre settimane, si dovrebbe fare in tempo a bloccarle. Erano state fonti di palazzo Chigi, giorni fa, a far trapelare l’intenzione del governo di fermare le sanzioni destinate a chi entro il 15 giugno non si era sottoposto alla vaccinazione primaria, cioè alle prime due dosi più il booster. Una decisione fortemente criticata dalle opposizioni. Ieri il presidente uscente della Regione Lazio e deputato Pd, Nicola Zingaretti, in un’intervista al Corriere Tv ha definito l’annullamento delle multe una «mancetta elettorale». «Questa è una destra che ha strizzato l’occhio ai No Vax e che mi porta a dire “meno male che non hanno governato loro nel periodo più drammatico della pandemia, perché sarebbero stati guai più seri”», ha detto. La linea soft del governo nei confronti dei non vaccinati è stata anche uno dei motivi che ha portato alle dimissioni di Letizia Moratti, ex assessore regionale al Welfare in Lombardia, fortemente critica verso la scelta di far tornare a lavorare in ospedale i medici e il personale sanitario No vax. Una decisione rivendicata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ieri l’ha definita «un segno di pacificazione». «Le condizioni pandemiche stanno migliorando e abbiamo bisogno di avere questi medici al lavoro nel sistema sanitario», ha spiegato al Tg5. L’avvio del processo sanzionatorio è stato già comunicato agli interessati tra aprile e agosto di quest’anno. Tra i quasi 2 milioni di No Vax circa 600mila persone erano state depennate dall’elenco di chi doveva essere multato per aver motivato la decisione di non vaccinarsi. Con il nuovo governo, poi, l’aria è cambiata ed è arrivata la notizia del congelamento delle multe per tutti, anche per chi le avrebbe ricevute entro la fine di novembre. Sembrava cosa fatta, invece l’annunciato e atteso emendamento è saltato.
Almeno il rinvio delle multe non è entrato a far parte del dl Aiuti e ora potrebbe essere presentato dalle relatrici del dl Aiuti ter, Vanessa Cattoi (Lega) e Ylenja Lucaselli (FdI), in commissione speciale alla Camera. La presentazione da parte delle relatrici potrebbe avvenire entro lunedì, quando la commissione speciale tornerà a riunirsi per votare tutti gli emendamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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