Il vignettista grilino si sfoga: "Che schifo il Pd. Che delusione Grillo”

Il noto vignettista romano vicino al M5s per anni ha attaccato il Pd con i suoi disegni politicamente scorretti. Marione si dichiara deluso da Grillo ma ammira la Raggi con la quale collaborera, a titolo gratuito, per un progetto sulla legalità

Il vignettista grilino si sfoga: "Che schifo il Pd. Che delusione Grillo”

A volte una immagine o una battuta possono colpire l’avversario più di quanto possa fare un lungo discorso carico di retorica. Ne sa qualcosa Mario Improta, in arte Marione, che per anni con le sue vignette satiriche e politicamente scorrette ha combattuto il Pd divenendo, nel tempo, una figura di riferimento della propaganda del M5s.

Ora, però, sulla scena politica tutto è cambiato. Pentastellati e dem non sono più nemici ma, in nome del supremo interesse dell’Italia, sono diventati addirittura alleati.

Alchimie politiche che, però, a Marione non sono piaciute. Nella vita si può cambiare idea ma c’è un limite a tutto. Il noto vignettista romano, delusissimo per il patto giallorosso benedetto da radical chic, settori progressisti della Chiesa e Bruxelles, ha deciso di prendere le distanze dal M5S dicendosi "tradito" tanto che all'Adnkronos ha espresso tutta la sua delusione.

"Vedere il mio Movimento allearsi con questi è inaccettabile, è una questione di dignità. Io ci ho creduto davvero. E' come quando scopri che la donna della tua vita se la fa col tuo amico. Anzi, con l'amico che ti ha fregato i soldi".

Il vignettista romano si dice "molto deluso" dal comportamento e dal cambio di passo di Beppe Grillo. "Non so cosa sia successo a Beppe, credo si sia stancato di tutto. Questa sua posizione sul Pd non riesco a spiegarmela: ricordo quando Casaleggio diceva 'uscirei dal Movimento in caso di governo coi dem...'".

Marione ne ha anche per Luigi Di Maio che “è stato più succube che attore principale: si è trovato circondato da 'mattarelli’ 'grilli’ e 'zingaretti’ e ha dovuto accettare obtorto collo una imposizione dall'alto".

Il vignettista afferma che, pur non apprezzando Salvini, era consapevole che il contratto stipulato con la Lega aveva un senso mentre l'alleanza con il Pd assolutamente no. "A me fa schifo la Lega come il Pd. Io sono sovranista e statalista, sono contro il liberismo, l'europeismo, sono per la protezione dei confini e la sovranità monetaria. Finché si trattava di un contratto, in un momento come quello del 2018 in cui uscivano da 5 anni di governo del Pd, mi sarei alleato anche con il demonio pur di mandare via i dem...".

Pur essendo ormai lontano dal M5s, Marione non fa mistero di essere un fan sfegatato del sindaca di Roma Virginia Raggi. "L'adoro, si fa in quattro lavorando dalla mattina alla sera", ha detto il vignettista.

Quest’ultimo è stato chiamato proprio dal primo cittadino della Capitale per una collaborazione a titolo gratuito mirata a sviluppare "innovativi modelli informativi" attraverso "l'utilizzo del linguaggio e dei mezzi espressivi propri della fumettistica", con l'obiettivo di "promuovere fra gli studenti degli istituti scolastici romani la cultura della legalità e lo sviluppo della coscienza civile".

"Si tratta - spiega Marione - del nuovo regolamento della Polizia municipale, lo abbiamo illustrato coi disegni per spiegare ai ragazzi come difendere la città da sporcizia e comportamenti scorretti: il regolamento varrà anche per i turisti, è un opuscolo per capire cosa potranno e non potranno fare".

L’incarico ricevuto, secondo molti, entra in contrasto con il sessismo rappresentato nelle vignette, spesso sopra le righe e per questo bersaglio di aspre critiche.

“È l'pocrisia del politicamente corretto di questa gente che passa

il tempo ad affibbiare epiteti come fascista, sessista... Questa gente ha il cervello piccolo. Spero ci sia una rivoluzione al contrario, cominciamo a dire tutto ciò che ci passa per la testa", ha concluso Marione.

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