I contagi di Covid-19 non accennano a diminuire e il governo sembra pronto a introdurre nuovi provvedimenti. E si allarga l'ombra di un lockdown generale, mentre il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, annuncia in un'intervista alla Stampa misure che riguarderanno il Natale. Allo studio del governo ci sono provvedimenti che riguardano il 24 e il 25 dicembre, giorni tradizionalmente riservati a cenoni e pranzi in famiglia, con numerosi componenti. Ma quest'anno, potrebbero esserci delle restrizioni, anche se, a detta di Zampa, "non deve essere un Natale solitario". "Le famiglie- spiega il sottosegretario alla Salute- possono riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle".
In generale, il governo starebbe riflettendo anche sulla possibilità di mettere un atto un lockdown totale, per evitare che il sistema sanitario, già duramente provato, vada in crisi. Anche perché prima che il vaccino sia disponibile per la popolazione, bisognerà aspettare qualche mese: "I cittadini potranno ricevere le prime dosi di vaccino molto presto, prima di giugno". Per questo, Zampa sostiene la necessità di mantenere "la gran parte delle restrizioni attuali". Ma non solo: "Siamo tutti consapevoli che se il trend non muta, nessun servizio sanitario al mondo potrebbe reggere- aggiunge- Se tutto si rivelasse inefficace, nessuno attenderà fino all'ultimo. Bisogna combattere con un elemento fondamentale che è il tempo e nessuno farà tardi, tanto meno il ministro Speranza".
Nonostante la diffusione del contagio, secondo Zampa, l'Italia sta meglio del resto dell'Europa, "perché continuiamo ad avere molte attività libere. Se riusciremo ad uscire da questo tunnel, avendo vinto la battaglia della convivenza col virus, per salvaguardare anche la nostra economia, in realtà per la seconda volta avremmo fatto bene. Gli altri vivono situazioni drammatiche anche peggio della nostra". Ma si dice "sbalordita dalla leggerezza" delle persone che girano senza mascherina o non rispettano il distanziamento: "È passata una narrazione minimalista- denuncia- e molti scienziati e molti politici non hanno contribuito a mantenere il rigore necessario".
Le chiusure che si prospettano per Natale potrebbero determinare una caduta del Pil non da poco. È quanto emerge nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, secondo quanto riporta il Messaggero. Un danno economico non da poco, che rischia di mandare la situazione fuori controllo, aumentando la crisi causata dalla pandemia. A preoccupare è anche l'occupazione, che nel secondo trimestre del 2020 ha subito un aumento importante e che rischia di aggravarsi ancora, in caso di ulteriori chiusure.
Molte aziende, secondo Confartigianato, hanno subito un calo del fatturato del 60% nel corso del primo lockdown. E una chiusura proprio in vista delle feste, periodo dell'anno in cui solitamente la spesa complessiva vale circa 110 miliardi, avrebbe un impatto non indifferente sull'economia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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