Sembra quasi che nelle ultime ore il futuro del governo Conte si stia giocando sull’asse Roma-Bruxelles-Washington più che in Parlamento. A manovrare le pedine ci sarebbe il senatore Matteo Renzi. L’ex rottamatore, infatti, ha compiuto due mosse che solo all’apparenza appaiono slegate ma che potrebbero nascondere un affondo contro il premier.
Come riporta Affari Italiani, Renzi prima ha chiesto di spostare l’incontro fissato per oggi alle 13 a Palazzo Chigi per la verifica di Governo. Motivazione ufficiale: il ministro Teresa Bellanova è impegnata a Bruxelles per il consiglio europeo che deve affrontare la questione dei "semafori", un tema strategico per i prodotti alimentari italiani. L’incontro con Conte, fanno sapere fonti di Italia Viva, verrà dunque spostato al rientro del ministro.
"Stiamo facendo una battaglia per le idee, non per le poltrone: all'incontro verranno anche le ministre, che sono pronte a rimettere il mandato, se serve. Perché chi dice che noi facciamo confusione per avere mezza poltrona in più deve prendere atto che noi siamo l'unico partito che è pronto a rinunciare alle poltrone, non a chiederle". È questo il pensiero espresso da Matteo Renzi nella sua enews. "Il presidente del Consiglio – ha ricostruito il senatore - ha convocato i partiti di maggioranza. Il blitz notturno che avrebbe fatto approvare un documento non condiviso da nessuno e una task force in grado di sostituirsi al governo e al Parlamento è stato ufficialmente bloccato. Lo avevo chiesto in Parlamento e oggi sono felice che tutti diano ragione a Italia Viva". Sui temi del "salto di qualità" del governo, Renzi ha promesso che Iv dirà "la nostra al premier con un documento scritto appena ci sarà occasione di incontrarci".
Quasi in contemporanea con la richiesta del rinvio del vertice con Conte, ecco che l’ex rottamatore ha fatto la sua seconda mossa. L’ex rottamatore ha postato su Facebook una foto con il neo presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden. Sarà solo un caso, molto probabilmente. I "malpensanti" potrebbero vedere nella pubblicazione di questa immagine il tentativo di rinsaldare i legami con Washington, dove ritengono l’attuale premier troppo "amico" di Trump. Un ulteriore affondo contro l’ex avvocato del popolo, oggi in grande difficoltà in Italia.
Nei giorni scorsi lo stesso Renzi non si è fatto scrupolo di attaccare Conte sulla questione della governance del Recovery Fund. E lo ha fatto in modo chiaro annunciando di essere pronto a togliere il sostegno all’esecutivo se il premier non avesse fatto un passo indietro sulla task forze che dovrebbe gestire i soldi dei prestiti europei. Parole che hanno ulteriormente scosso la già fragile maggioranza giallorossa.
Secondo Affari Italiani il leader di Italia viva sarebbe pronto a sferrare un altro colpo a Conte. Il senatore starebbe preparando di suo pugno una nota con tutti i punti aperti da consegnare al premier. Un documento che potrebbe accrescere tensioni nella maggioranza e aprire crepe nell’esecutivo. Nel frattempo lo stesso Renzi avrebbe suggerito a "Giuseppi" di lasciare la strategica delega ai servizi segreti per darla a un "bideniano": in ballo ci sono Fiano o Rosato.
Dietro gli attacchi contro Palazzo Chigi di questi giorni potrebbero esserci anche altri motivi. Italia Oggi, ad esempio, ricorda che in ballo ci sono altri questioni come le grandi aziende di Stato, Eni e Leonardo su tutte, fondamentali anche per gli equilibri geopolitici del Paese. Sarebbero questi sono i veri temi, insieme alla Rai, che la faranno da padrone nei colloqui tra i partiti in caso di rimpasto. Ben più, quindi, della discussione sui posti di ministro o di sottosegretario. Ora bisogna solo aspettare l’incontra tra Iv e Conte per capire se il governo avrà un futuro. Il Pd è alla finestra ad attendere gli sviluppi. Una eventuale crisi forse non dispiacerebbe troppo al partito guidato da Nicola Zingaretti.
Soprattutto se ci fosse l’impegno delle altre forze politiche a trovare un’altra maggioranza in Parlamento senza passare dal voto anticipato. Eventualità che potrebbe essere apprezzata anche dalla stessa Iv che in caso di urne rischierebbe grosso.
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