La grande bugia di Macron

Parigi aveva promesso di fermare gli sconfinamenti. Ma il video pubblicato ieri la incastra. Così non rispettano i patti

La grande bugia di Macron

Il video che incastra la gendarmerie che riporta i migranti in Italia ha palesato (ancora una volta) l'ipocrisia di Emmanuel Macron. Il presidente francese, infatti, predica bene ma razzola male quando si parla di accoglienza. Ricordate la vicenda Aquarius? In quell'occasione Parigi definì "vomitevole" il respingimento di migranti da parte del ministro dell'Interno Matteo Salvini, salvo poi fare lo stesso non appena si ipotizzò di far sbarcare la nave a Marsiglia. Con buona pace dell'umanità predicata dal portavoce del presidente francese che aveva bacchettato il ministro italiano: "L'umanità significa lasciare attraccare la nave nel porto più vicino e più sicuro. È attraverso la cooperazione con i nostri partner europei che forniremo una soluzione. Non cadiamo nella trappola che alcuni ci tendono".

Poi si è aperto il caso Claviere. Inizialmente erano solamente rumors, poi la realtà è diventata sempre più chiara. La polizia francese, infatti, è stata inchiodata dagli esperti di Amnesty International che hanno portato le prove di come il "buon" Macron accoglie i migranti. "La lista delle pratiche illegali è lunga. Il governo francese a smettere di fare orecchie da mercante e cessino a queste pratiche illegali e degradanti", ha detto Agnes Lerolle, che coordina le associazioni che assistono i migranti al confine tra Italia e Francia. Moussa, che viene dalla Costa d'Avorio, ha spiegato nel dettaglio cosa significhi finire nel mirino della gendarmerie: "Mi hanno inseguito nei boschi e gridato fermati o spariamo. Sono stato preso dal panico, sono scivolato e mi sono ferito. Alla stazione di polizia ho chiesto di vedere un medico, ma non me l'hanno permesso. Solo dopo essere stato rispedito in Italia sono stato visitato e curato". Una realtà, fatta di soprusi e violenze, descritta con precisione da Gli Occhi della Guerra lo scorso giugno.

A Claviere la prepotenza francese è evidente. In sole 48 ore, infatti, la gendarmerie avrebbe compiuto almeno 26 incursioni sul suolo italiano per cacciare i migranti dal suolo francese. La colpa, almeno inizialmente, è stata data a "poliziotti inesperti" che, evidentemente, non sapevano di star violando i confini. "La cooperazione tra Francia e Italia sulla migrazione è importante. Faremo in modo che questi incidenti non accadano più", ha detto il ministro francese degli Affari Europei, Nathalie Loiseau. Che ha tirato fuori la storia dei poliziotti inesperti: "Dalle prime informazioni si tratta di gendarmi arrivati da poco nella regione, che hanno avvertito la polizia italiana. Sono entrati senza volerlo in Italia. Abbiamo disposto un'inchiesta e un'ispezione. È stato un evento accidentale". Talmente accidentale che, a quanto si apprende, avviene più volte al giorno. E chissà da quanto tempo va avanti.

Impossibile quindi accettare quelle che, a ben guardare, sembrano solamente delle scuse di facciata. Avevano promesso di non farlo più. Ma l'hanno fatto ancora una volta. E sostengono pure sia un normale respingimento concordato. Così a Salvini non resta che inviare gli agenti a pattugliare i confini...

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