«No, ci dispiace, non torneremo più sulla Luna». Così quattro anni fa Charles Bolden, ex astronauta e attuale amministratore della Nasa, spense gli entusiasmi di chi chiedeva da tempo un'altra missione lunare da parte dell'uomo, a 40 anni dall'ultimo astronauta che camminò sul satellite della Terra, quell'Eugene Cernan comandante dell'Apollo 17. Come a dire: i soldi sono quelli che sono e la Luna è un libro ormai letto e messo da parte, meglio concentrarsi su nuovi obbiettivi. Mai perdersi d'animo se c'è gente tosta (e potente) come Donald Trump. Che anche stavolta sorprende tutti con un annuncio che fa scalpore. La la spinta per riportare gli americani sulla Luna arriva, infatti, da un documento intitolato «Space Policy Directive 1». La Casa Bianca fa sapere che porta in calce la firma del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed è - come da titolo - una direttiva volta a inviare gli americani di nuovo alla Luna e poi a fare altre scoperte sul pianeta rosso. In questo documento il presidente di fatto «ordina alla Nasa, l'agenzia spaziale americana, di condurre un innovativo programma di esplorazione spaziale per rispedire gli astronauti americani sulla Luna, e alla fine Marte», ruiferisce il portavoce Hogan Gidley. Questi ha detto che la mossa di Trump si basa sulle raccomandazioni del Consiglio spaziale nazionale.
«Il documento cambierà la politica dei voli spaziali umani della nostra nazione per aiutare l'America a diventare la forza trainante dell'industria spaziale, acquisire nuove conoscenze dal cosmo e stimolare una tecnologia incredibile». La Disney ringrazia, in settimana esce Star Wars...
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