Grattacielo bruciato, perquisita la ditta dei rivestimenti

Sequestrati documenti sui pannelli della Torre. Mediolanum dona 100mila euro per le famiglie

Grattacielo bruciato, perquisita la ditta dei rivestimenti

Milano. Un composto di origine plastica non ignifugo, anzi altamente infiammabile. Che, una volta andato a fuoco, ha trasformato in pochi minuti la «Torre dei Moro» in una gigantesca torcia. Dopo quanto emerso giovedì dai primi risultati dei rilievi dei vigili del fuoco sul rivestimento esterno del grattacielo bruciato domenica in via Antonini, per tutta la giornata di ieri è stata perquisita la sede di Fiorenzuola, nel Piacentino, della «Aza Aghito Zambonini», la società che ha realizzato i pannelli per il «cappotto termico» dello stabile di 18 piani in cui vivevano 60 famiglie. Nell'azienda la squadra del Nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco di Roma Capannelle, la polizia giudiziaria della procura di Milano e la Guardia di Finanza hanno sequestrato atti commerciali, documenti su gare di appalti e schede tecniche proprio sui pannelli esterni del grattacielo. L'aggiunto Tiziana Siciliano e la pm Marina Petruzzella, che hanno aperto un fascicolo per disastro colposo al momento a carico di ignoti, già grazie agli esami di laboratorio sono riuscite infatti ad arrivare a un risultato importantissimo, smentendo quanto si diceva all'inizio, ovvero che il rivestimento esterno della Torre del Moro fosse di alucobond, un materiale composito costituito da alluminio e altre sostanze minerali difficilmente infiammabili.

Intanto, mentre il gruppo Intesa Sanpaolo prevede la possibilità di richiedere la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei finanziamenti in essere per famiglie proprietarie dell'immobile danneggiato e Banca Mediolanum dona centomila euro alla sottoscrizione che, partita solo martedì, ieri era già arrivata a quota 21mila euro, in mattinata, a Palazzo Marino, il sindaco Beppe Sala ha ricevuto una delegazione di inquilini mostrando come il Comune di Milano possa concretamente far fronte alle emergenze. Innanzitutto quella dell'accoglienza immediata, con l'offerta degli alloggi per tutti gli sfollati all'Hotel Quark. Quindi con l'offerta di 80 appartamenti liberi subito e altri 200 che saranno disponibili da febbraio proprio nelle vicinanze del grattacielo.

I condomini sono stati ricevuti anche a palazzo Lombardia dalla vice presidente Letizia Moratti alla quale hanno confessato di sperare vivamente in un aiuto da parte dello Stato. La Regione offrirà, tra l'altro, supporto psicologico a chi è molto provato dalla perdita della propria casa.

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