"Il ducetto lagunare ne spara un'altra delle sue, il Pride a Venezia non s'ha da fare. Peccato che in Italia ci sia la Costituzione e che la libertà di manifestare sia garantita dall'art. 17". Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia, replica così a Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia che, dalle pagine di Repubblica, aveva bollato come "una buffonata" l'idea di svolgere un gaypride nel capoluogo lagunare.
"Siccome vietare una manifestazione praticamente ci obbliga a farla - annuncia Grillini - se non altro per difendere democrazia e libertà in Italia come a Venezia, vedremo nei prossimi giorni che stupidaggini dirà il ducetto Brugnaro". Il presidente di Gaynet Italia ricorda, quindi, il gaypride veneziano del 1997 con Massimo Cacciari sindaco e perciò "ritornare a Venezia con il Pride sarà quindi una ritrovarsi in un luogo fondamentale per la storia lgbt". "Infine il nostro ducetto - attacca ancora Grillini - se la prende ancora con il cantante Elton Jhon affermando che 'La famiglia con due donne e il bambinetto è innaturale'. Qui di innaturale c'è solo il cazzaro veneziano che elettori ignari hanno messo lì per 5 anni".
"Infine - conclude l'ex parlamentare - Brugnaro ci faccia un favore: la smetta di dire che non è omofobo e che ha amici gay, ormai questa affermazione è il marchio di fabbrica di tutti gli omofobi che si vergognano di essere tali. Se Brugnaro ci dichiara guerra e guerra sia. C'è però da chiedersi se Venezia ha bisogno di inutili conflitti e non di serie politiche di salvaguardia e di rilancio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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