Grillo pensa alle rapine in Danimarca: tutto fa brodo per promuovere il tour

Il fondatore M5s esalta il calo degli assalti alle banche per effetto della riduzione del contante. Provocazioni pensando al botteghino

Grillo pensa alle rapine in Danimarca: tutto fa brodo per promuovere il tour

Arieccolo: rispunta Beppe Grillo, e annuncia al mondo che in Danimarca, da quando l'uso del contante si è dimezzato, non ci sono più rapine in banca. «Prendiamo esempio: è sicuramente uno dei tanti motivi per essere una società cashless», proclama dal blog. Un po' come la povertà in Italia: l'avete più vista, da quando i 5S l'hanno abolita?

La notizia è vera, l'ha riportata l'agenzia Bloomberg il 3 gennaio e l'ex comico si è limitato a scopiazzarla. Un po' di tempo fa, in verità, Grillo sosteneva il contrario. A rileggere ora i suoi sproloqui contro le banche «usuraie» che «lucrano» profitti favolosi sul cashless, sembrano scritti da un supporter «No Pos» dell'attuale governo: «Il contante è più comodo, più accettato, più veloce, più rispettoso della privacy, più economico», si entusiasmava nel 2012. Del resto, nel tempo, ci sono state varie rivelazioni su quanto piacesse il «cash» a Grillo, quando si trattava di suoi show.

Ormai però è chiaro praticamente a tutti (persino a gran parte dei media che un tempo lo osannavano) che le uscite di Beppe hanno quasi sempre una sola motivazione: il botteghino. Si tratti dei rapporti con la Casaleggio, dei contratti tra il suo blog e il M5S o delle «restituzioni» (nel frattempo svanite) dei suoi parlamentari, per Grillo l'immortale motto «pecunia non olet» è sempre valido. E così, alla fine, le divagazioni sulle rapine in banca, come gli psichedelici post dei giorni scorsi sulla «chiesa dell'Altrove» che l'ex comico dice di voler fondare, o come le sconclusionate letterine sui propositi di fine anno («Essere generosi, poveri, gentili...») vengono unanimemente ricondotte a un solo movente: il marketing. Del resto lo stesso sospetto - ancor più imbarazzante - aleggia sui ripetuti post grilleschi che omaggiano il perfetto funzionamento dell'illuminato regime cinese. L'ultimo risale al 7 dicembre e racconta con entusiasmo di come «in Cina si possa manifestare liberamente» e ci sia «un'intensa dialettica democratica». Roba che neanche Xi Jinping avrebbe la faccia di tolla di sostenere.

Eh sì, l'Elevato - esaurita la forza propulsiva del Movimento, e dei suoi proventi - deve tornare a calcare le assi dei palcoscenici. E deve far vendere i biglietti dei suoi spettacoli, in giro per l'Italia.

E siccome fatica a piazzare il prodotto, che c'è di meglio di un po' di subliminale pubblicità indiretta per attirare l'attenzione mediatica con qualche corbelleria? Venghino, signori, venghino: i posti da vendere, per l'ultima tournée, sono ancora tanti. E non sono cashless.

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