I 5 anni di un Papa dell'altro mondo

La guerra ai pedofili, la difesa dei migranti, la pulizia in Curia. Ora le nuove sfide

I 5 anni di un Papa dell'altro mondo

Roma «Il dovere del Conclave era dare un vescovo a Roma; sembra che i miei fratelli sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo». Jorge Mario Bergoglio si presentò così, dalla Loggia delle Benedizioni, nel giorno in cui il Conclave lo elesse 266esimo successore di Pietro. Erano le 19.06 del 13 marzo 2013 quando, dal quinto scrutinio, uscì la fumata bianca. La chiesa universale aveva un nuovo Papa. Bergoglio assunse il nome di Francesco, prima volta nella storia della chiesa. Non passò molto tempo per capire che il cardinale venuto «dalla fine del mondo» sarebbe diventato presto il Papa delle prime volte. Primo Papa argentino, primo Papa gesuita, primo Papa ad essere eletto dopo un Papa dimissionario. Domani saranno cinque anni di pontificato.

Quinquennio di cambiamenti e di sfide radicali. Proprio con Francesco è partita la commissione di nove cardinali incaricata di riformare e snellire la Curia romana. Con Bergoglio è poi continuata l'operazione pulizia e trasparenza allo Ior, pur con qualche difficoltà e per le resistenze interne. Su un binario parallelo il Papa ha lavorato per una «riforma spirituale», quella del ritorno allo spirito evangelico. Gesto concreto è la decisione di Bergoglio di non risiedere nell'appartamento papale ma in un monolocale di 60 metri quadrati a Casa Santa Marta.

Annuncia, Papa Francesco, un giubileo straordinario, anno santo della Misericordia; istituisce la prima Giornata Mondiale dei Poveri; diffonde un messaggio centrato sull'accoglienza e l'apertura: «Chi sono io per giudicare?», dice in merito agli omosessuali. Un'accoglienza e una misericordia che passano dal tema dei migranti, dei peccatori, dei divorziati risposati, delle donne costrette ad abortire, delle vittime della tratta.

Ne è un esempio la Amoris Laetitia, l'esortazione in cui Bergoglio tenta la via della riammissione, attraverso un percorso di discernimento, per i divorziati risposati alla comunione. Nessun cambiamento nella dottrina; la Parola resta il faro per Francesco. Ciò che cambia è piuttosto un atteggiamento di accoglienza e non colpevolezza.

In cinque anni, Bergoglio ha compiuto sette viaggi europei e 23 intercontinentali; ha scritto due encicliche (la Lumen Fidei lasciata in eredità da Ratzinger e la Laudato sii sulla tutela dell'ambiente); ha presieduto quattro concistori creando 61 cardinali; ha promulgato due esortazioni apostoliche: la Evangelii Gaudium e la dibattuta Amoris Laetitia. In tema di pedofilia il Papa prosegue la linea della tolleranza zero contro i sacerdoti autori di abusi sessuali.

Non é da sottovalutare inoltre il ruolo diplomatico di Bergoglio.

È grazie a lui se le relazioni diplomatiche tra Cuba e Stati Uniti sono ripartite dopo 70 anni di interruzione, ed é grazie alla fine diplomazia vaticana se in Colombia la violenza comincia a lasciare spazio alla riconciliazione.

Le sfide future per Bergoglio si annunciano interessanti: quella dei giovani, con il sinodo indetto per quest'anno, e quella della famiglia, con il prossimo incontro mondiale che si terrà in Irlanda.

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