I piani del centrodestra: largo alle grandi opere senza la zavorra M5s

Ridiscutere il Pnrr è un'opzione percorribile. Tajani: "I tagli delle tasse saranno finanziati"

I piani del centrodestra: largo alle grandi opere senza la zavorra M5s

Ripensare il Pnrr per puntare sulle infrastrutture alla luce dei maggiori costi per realizzare le opere. Rendere più indipendente il Paese dal punto di vista energetico. E, infine, tagliare le tasse a cominciare da quelle sul lavoro in un'ottica di flessibilità dei rapporti. La parte economica del programma di centrodestra si sostanzia in questi quattro punti che vanno approfonditi in quanto già hanno attirato le polemiche degli avversari.

PNRR

L'obiettivo è il «pieno utilizzo delle risorse del Piano, colmando gli attuali ritardi di attuazione». Il metodo è la ricerca di un accordo con la Commissione Ue per una sua revisione «in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità». In pratica, poiché l'incremento dei costi delle materie prime si scarica sulle infrastrutture, sarebbe necessario ridiscutere, per l'appunto, con Bruxelles nuove linee di intervento. In linea teorica la ridiscussione potrebbe comportare una riscrittura del Pnrr e un nuovo accordo con i commissari. Ma sia il ministro delle Infrastrutture Giovannini che il premier Draghi in passato hanno evidenziato la possibilità di adoperare modifica qualora gli obiettivi fossero a rischio.Anche la Commissione ha aperto: se i maggiori costi non fossero finanziabili con gli altri fondi Ue o con risorse proprie, si potrebbero rinegoziare i piani.

AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA

Al primo posto delle priorità del centrodestra c'è l'«aumento della produzione dell'energia rinnovabile» e la «diversificazione degli approvvigionamenti energetici e realizzazione di un piano per l'autosufficienza energetica». Infine, nuova realizzazione di pozzi di gas naturale e ricorso al «nucleare pulito e sicuro». Sia il capitolo energia che quello relativo al Pnrr possono, innanzitutto, contare su un vantaggio competitivo: il centrodestra da solo, libero dai vincoli di M5s e sinistra Pd che hanno condizionato il governo Draghi può effettivamente dare il via libera a una stagione di nuove infrastrutture: dal Ponte sullo Stretto all'Alta velocità alle centrali nucleari.

TASSE

Il mantra del centrodestra è la «riduzione della pressione fiscale per famiglie, imprese e lavoratori autonomi» e il concreto «no alle patrimoniali». Come ha spiegato ieri il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antnio Tajani, «le coperture per tagliare le tasse ci sono: il nostro miglior biglietto da visita è la nostra storia politica: la sinistra ha sempre aumentato le tasse noi le abbiamo sempre tagliate». Una delle fonti fi finanziamento sarà la pace fiscale e il «saldo e stralcio» dal quale si spera di ricavare una cifra compresa tra 50 e 70 miliardi di euro. Inoltre, l'adozione della flat tax dovrebbe migliorare progressivamente la fedeltà fiscale dei contribuenti. Flat tax che partirà in versione soft: prima nella versione per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato, poi sugli incrementi di reddito rispetto all'anno precedente e, infine, in direzione dell'aliquota unica con no tax area estesa e detrazioni più corpose (assegno unico) per i carichi familiari.

LAVORO

«Oggi un dipendente costa all'azienda più del doppio di quello che lui guadagna», ha spiegato ieri il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, evidenziando che il centrodestra ridurrà «drasticamente» il cuneo fiscale e il risparmio andrà per due terzi ai lavoratori e «un terzo resterà alle imprese». È la stessa proporzione proposta dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

Infine, il programma propone di abbassare l'Iva sui beni di largo consumo, la defiscalizzazione del welfare aziendale e una flessibilità generalizzata nei rapporti di lavoro, a cominciare da un maggior utilizzo dei voucher per turismo e agricoltura.

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