I sovranisti italiani sparano sui no dell'Olanda. "Vuole sindacare chi ruba coi paradisi fiscali"

Meloni: "L'Italia giochi all'attacco". Salvini: "Ostili i governi di sinistra"

I sovranisti italiani sparano sui no dell'Olanda. "Vuole sindacare chi ruba coi paradisi fiscali"

La posizione dei partiti sovranisti italiani è univoca riguardo al negoziato sul Recovery Fund. In attesa che si decida, Giorgia Meloni non usa mezzi termini: «Fratelli d'Italia antepone sempre l'interesse della Nazione a quello della fazione, soprattutto quando il Governo italiano, da chiunque sia guidato, è chiamato ad affrontare difficili sfide internazionali». Nel complesso negoziato europeo sul Recovery Fund spiega che hanno «chiesto in Parlamento al premier Conte di giocare in attacco, perché - prosegue - senza l'Italia non c'è la Ue e non può esserci accordo. Se il presidente del Consiglio difenderà fino in fondo gli interessi del popolo italiano, sappia che ci troverà al suo fianco».

In serata ha aggiunto: «Penso che l'Italia debba giocare in attacco. Penso che le nazioni che stanno lì a sindacare su come spendiamo i nostri soldi dovrebbero ricordare come rubano i nostri soldi, per esempio con i loro paradisi fiscali». Il riferimento è all'Olanda, diventata appunto un paradiso fiscale per molte aziende. Quell'olanda che con Rutte è stata in prima fila nei veti dall'Italia spendacciona.

Ieri, dopo la dichiarazione della leader di Fdi, lo scontro si è fatto acceso.

L'europarlamentare Dino Giarrusso ha dichiarato: «Salvini e Meloni dicano chiaramente a tutti gli italiani se nella partita europea stanno dalla parte di Conte o di Rutte, se tifano per un'Europa più giusta e solidale o se invece spalleggiano per chi vuole distruggere il sogno europeo». A rispondergli il capogruppo in commissione Esteri di Fdi Andrea Delmastro: «Giarrusso, ormai l'ultimo dei mohicani di Conte, accusa Giorgia Meloni per il clamoroso fallimento delle trattative di Conte in Europa. Fratelli d'Italia crede nello strumento del Recovery Fund, ma crede anche che sia tardivo, insufficiente e che oggi venga frenato dal coniglio mannaro Rutte e dagli olandesi. La nostra posizione? Al fianco dell'Italia sempre, contro i Paesi sedicenti frugali, pretendendo una Europa solidale deputata dai Rutte, ma consapevoli della fragilità di Conte e delle politiche assistenziali del M5S».

Non si sono fatte attendere le dichiarazioni di Matteo Salvini: «Io tifo per l'Italia e gli italiani - ha detto il leader della Lega - . Prendo atto che i Governi più ostili, specie quelli del Nord Europa, Svezia, Finlandia, Danimarca e Olanda, sono tutti Governi o di sinistra o alleati con la sinistra. Detto questo, se alla fine di questi giorni e notti di trattativa l'Italia arriverà ad ottenere solo una piccola parte di quello che paghiamo all'Europa, oltretutto con il vincolo, il cosiddetto freno di emergenza, poterlo spendere con il permesso, è la dimostrazione che così come è impostata questa Europa non funziona.

Tifo per l'Italia, ma vedere ministri con il cappello in mano in Europa a chiedere quello che è nostro, sono stufo, non è dignitoso». Oggi Salvini e il responsabile economia della Lega Alberto Bagnai parleranno in conferenza stampa proprio di Europa.

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