"Prima ancora che infondate, le accuse di aver dato vita a un’iniziativa sul piano umano volgare e diffamatoria, sul piano politico infame e sul piano costituzionale eversiva, sono semplicemente inaccettabili". Lo ha detto Rosy Bindi in Commissione Antimafia sulla vicenda della lista degli impresentabili.
Il lavoro è stato svolto "con imparzialità e correttezza", ha aggiunto la democratica. Che poi ha sottolineato come questo lavoro sia stato "il frutto di un’iniziativa largamente condivisa dai gruppi parlamentari. Lo spirito non è stato e non è quello di creare indebite black list né tantomeno improprie white list, bensì solamente quello di assolvere ad un compito della Commissione, stabilito dalla legge". Bindi ha precisato che gli organi della Commissione - la presidente e l’ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi - "si sono mossi rigorosamente nell’ambito delle proprie competenze, nel rispetto dei compiti e dei poteri assegnati a tal fine dalla Costituzione e dalla legge istitutiva. Pertanto, si è svolto il compito con imparzialità e correttezza, attenendosi esclusivamente al codice di autoregolamentazione approvato all’unanimità in Commissione Antimafia il 23 settembre 2014".
Infine sul caso De Luca: "La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, il 27 maggio, ha fornito un riscontro relativo al caso di Vincenzo De Luca, trasmettendo la corposa documentazione di oltre 300 pagine, subito messa a disposizione dei magistrati della Commissione ed esaminata all’indomani insieme a tutti gli altri casi restanti.
Per la sua delicatezza, ho inteso acquisire personalmente un ulteriore riscontro diretto, per definitiva sicurezza, presso il Procuratore di Salerno la mattina di venerdì 29 maggio, subito prima della riunione dell’Ufficio di presidenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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