«La prossima battaglia si combatte sul corpo della donna». Marina Terragni è la femminista più odiata dalle donne per la battaglia contro l'utero in affitto e «le balle sulla maternità surrogata, l'esempio più lampante della sottrazione dei figli alle donne».
E i diritti dei bambini?
«I diritti dei bambini sono violati con la maternità surrogata, li vìola chi chiede la trascrizione integrale degli atti di nascita».
Esagerata...
«E il diritto a restare con la mamma? La creatura percepisce lei come la mamma, non è difficile da capire. Il superiore diritto del bambino è stare con chi l'ha partorito, nel cui corpo è venuto al mondo. Il secondo diritto del bambino è alla verità sulle proprie origini. Non gli si può raccontare le balle».
Tipo?
«Se io madre single dico che mio figlio è tuo io vengo perseguita. Non si capisce per quale ragione se due uomini dicono che il figlio è loro devono avere una corsia preferenziale».
Rispetto a chi vuole adottare e gli viene negato questo diritto...
«Tutto il comparto è una materia complicata, da rivedere. Soprattutto la fattispecie dell'adozione in casi particolari, non in stato di abbandono, perché sono bambini che hanno un genitore biologico. Non si capisce perché questa strada non va bene».
E i diritti civili?
«A me risulta che siano garantiti a tutti. Di quali violazioni parliamo? Me ne dicessero uno. L'altra sera ho sentito parlare di diritto al pediatra negato dalla Concita De Gregorio e sono saltata sulla sedia. Sono tutte balle»
Il Parlamento è fermo, la giurisprudenza creativa ne prende il posto e si aggira la norma...
«In Francia l'hanno chiamata frode alla legge. Tu sai che è reato ma lo rivendichi. Certo, se il reato è punito solo in Italia... Il femminismo radicale è convinto che lo sfruttamento delle donne e il mercato dei bambini vada perseguito ovunque, anche all'estero».
Non tutte le femministe sono d'accordo con te...
«Se quelle di Non una di meno vogliono che le donne si prostituiscano liberamente, che mettano al mondo figli per gli altri per 10mila euro... chiedilo a loro, non è femminismo, è transfemminismo, al servizio della comunità Lgbt+».
La sinistra chiede la gestazione per altri «solidale»...
«Non in cambio di soldi? Così si ciurla nel manico. Dicono che in Canada è solidale perché si pagano le spese. Altre balle. Le vere eccezioni al mercato - sorelle che si prestano per i fratelli, madri per le figlie - possono venire regolate dai tribunali. Resta una pratica azzardata, però per un caso a decennio può essere una strada...».
È vero che la gestante per altri non può neanche abortire?
«I contratti normano ogni aspetto della gestante, dalla tinta allo smalto all'alimentazione, compresa la vita sessuale, tanto è vero che sono richieste delle lesbiche, che darebbero maggiori garanzie igienico-sanitarie. Fino a quella che si chiama riduzione embrionale.
Cioè?
«Se impianti tre embrioni, crescono tre feti e la coppia ne vuole due, il terzo va soppresso, anche se la gestante non vuole. Non ha proprietà sul feto».
Ma in tv la sinistra non ne parla...
«Il femminismo vero ha cercato un dialogo, non c'è stato concesso un dialogo con Enrico Letta, le donne del Pd, Alessandro Zan o Monica Cirinnà. Mai... mai».
Il governo vuole stanarli
«E fa bene. Se dici che l'utero in affitto è una fake news, che i bambini non hanno diritti eccetera, sei alla frutta. Ma anche il movimento Lgbt ne ha le p..., le tasche piene».
Sono favorevoli?
«Non gliene frega niente. Sapessi quanti ne sento io... Sarebbe anche ora che i gay dicessero che non è omofobia non trascrivere gli atti di nascita da utero in affitto».
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