Gli irriducibili dell'antiscienza "Il nostro corpo è inviolabile"

I leader delle proteste non si arrendono di fronte alla pronuncia della Consulta: "È solo una pagliacciata"

Gli irriducibili dell'antiscienza "Il nostro corpo è inviolabile"

Nessun diritto leso, nessuna imposizione illegittima. Tutti i ricorsi sono stati respinti dalla Consulta. E le contestazioni dei No Vax sono crollate come un castello di sabbia. Non solo. Il personale che non si è presentato al lavoro per mesi pur di non vaccinarsi, non riceverà nemmeno lo stipendio.

Che botta per il partito dell'anti scienza. Una sconfitta su tutta la linea. Gli antivaccini non hanno fatto che dare dei «pecoroni» a chi si metteva in fila per ricevere le dosi, hanno infuocato i social e le piazze di proclami infondati, hanno messo a repentaglio la loro salute e quella dei loro figli. E ora battono in ritirata. Non vaccinati e multati. Nei prossimi giorni infatti riceveranno la sanzione da 100 euro per non aver assolto all'obbligo (legittimo) vaccinale.

Con le pive nel sacco c'è un popolo di quasi 2 milioni di persone: per l'esattezza 1.693.294 gli italiani che non si sono vaccinati. La maggior parte di loro, 808.958, appartengono alla fascia di età tra i 50 e i 59 anni, che ha anche visto un'adesione alla campagna per la prevenzione del Covid pari al 90,50%.

A dire no alla vaccinazione sono stati 3.800 insegnanti (di cui 2.700 di ruolo) che non si sono presentati a scuola, 4mila medici sospesi dall'Ordine (di cui circa 2mila da poco rientrati negli ospedali), 10mila infermieri e operatori sanitari che hanno lasciato sguarniti reparti e corsie. E ancora 50mila rappresentanti delle forze dell'ordine.

In fondo non ci credevano nemmeno più loro nei ricorsi. L'altro ieri, assieme a uno schieramento di quaranta avvocati pronti a difendere le ragioni dei «diritti lesi» e del «diritto al lavoro negato», in piazza a far valere - per l'ultima volta - le loro ragioni durante la maxi udienza si sono presentati solo in cinquanta da tutta Italia. Tra di loro anche un uomo in carrozzina, Andrea, di 44 anni, che racconta di essere finito sulla sedia a rotelle a causa del vaccino.

«Ci aspettavamo un risultato diverso, ma non cambia niente e il nostro corpo è sempre stato e resta inviolabile» commenta la sentenza Nico Liberati, del coordinamento #nogreenpass Abruzzo e Molise. «Siamo persino fiduciosi del fatto che torneremo ad essere una Repubblica, senza più diktat».

«La decisione della Consulta è irrilevante, l'obbligo lo decidono le persone, e non una Corte costituzionale non legittimata a decidere per il nostro futuro» è il commento di Stefano Puzzer, il leader delle proteste No Vax e No green pass al porto di Trieste. «L'obbligo ci sarà quando gli italiani lo osserveranno, la legge senza il consenso delle persone non ha senso. È tutta una pagliacciata - denuncia - Qualsiasi obbligo dipende dal volere delle persone, senza questo non può esistere».

In aula le tesi sostenute dai legali in difesa dei No Vax hanno puntato soprattutto sulla violazione dei principi fondamentali su cui si fonda la Repubblica a partire dal diritto al lavoro.

«È stata calpestata la loro dignità sociale, visto che i No Vax non sono stati più in condizione di «assicurare il pane ai propri figli».

Il tutto, hanno sostenuto, senza alcun beneficio per la collettività, visto che il vaccino anti Covid - a loro dire - non solo non ha impedito la diffusione dei contagi, ma ha avuto anche «effetti collaterali gravi» e anche mortali con «29 decessi, solo in Italia, accertati come correlati alla campagna vaccinale».

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