Ius soli, è bagarre al Senato: la Fedeli finisce in infermeria

La protesta in Aula finisce male. Il ministro dell'Istruzione cade e viene portata in infermeria. Il leghista Centinaio contuso viene medicato col ghiaccio. E poi urla e spintoni. Vola pure qualche vaffa

Ius soli, è bagarre al Senato: la Fedeli finisce in infermeria

Un contuso, un espulso (poi "graziato"), urla e spintoni in aula. E poi il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli che, seppur seduta ai banchi del governo, si fa male a un braccio cadendo su una ringhiera tanto che poi deve ricorrere alle cure dell'infermeria. A Palazzo Madama la Lega Nord si schiera contro, anche fisicamente, all'incardinamento del ddl sulla cittadinanza contenente lo ius soli. E subito, ad alzare la voce è il presidente della Camera Laura Boldrini: "Basta violenza nelle aule parlamentari. Il dissenso si esprime con le parole".

La protesta della Lega Nord

A scatenare la baggarre nell'Aula di Palazzo Madama, durante la discussione del disegno di legge sullo ius soli, è stata la protesta della Lega Nord. "Prima gli italiani - hanno urlato i leghisti - stop all'invasione". E sui cartelli bianchi hanno scritto, a caratteri cubitali, "No ius soli". Il capogruppo del Carroccio al Senato Gian Marco Centinaio, aggrappatosi ai banchi del governo e portato via dagli assistenti parlamentari, si è fatto male alla mano e al ginocchio. Ed è finito per chiedere alla buvette una busta con cubetti di ghiaccio per tamponare l'ematoma. Insieme a lui, a farsi sotto fino alle poltrone dell'esecutivo, c'erano anche i senatori Jonny Crosio, Paolo Tosato e Nunziante Consiglio ma a farne le spese maggiori è stato Centinaio anche se, piegato sul bancone della buvette, ha subito drammatizzato: "In sette son venuti a prendermi..." (guarda il video).

Il battibecco con Grasso

Mentre il senatore Raffaele Volpi è stato espulso per un "vaff..." verso il presidente del Senato Piero Grasso. Espulsione che ha "scatenato" l'intervento, in punta di regolamento, di Roberto Calderoli, rivolto all'ex pm. "Lei ha completamente disatteso quanto prevede il regolamento perchè Volpi è ancora presente quindi lei ha l'obbligo di sospendere la seduta - ha spiegato - le chiedo di ristabilire l'ordine sospendendo l'Aula". E Grasso di rimando: "Volpi risponderà in sede opportuna di quello che ha commesso e revoco l'espulsione". Calderoli non ha battuto ciglio: "Un presidente così, la prenda con l'amicizia che ci lega, solo l'arbitro Moreno mi fa venire in mente". Il siparietto non è terminato perché Grasso gli ha spiegato: "Qquando ci sono giocatori che fanno i falli e si nascondono è chiaro che l'arbitro poi può reagire in questo modo, quando si agisce in maniera leale l'arbitro è leale". E ancora: "Sono meravigliato che il senatore Volpi si sia espresso in quella maniera soprattutto nei miei confronti e non risulta nello stile del senatore che conosco io con cui risulta un bel rapporto personale".

L'infortunio della Fedeli in Aula

"Sto bene, sto bene". Quello della Fedeli è stato solo un incidente. Durante la bagarre in Senato, è caduta ed è andata a sbattere contro una ringhiera (guarda il video). Una brutta caduta, ma nulla di grave. In infermeria le hanno applicato sul gomito destro un cerotto con antidolorifico. Secondo alcuni testimoni, avrebbe preso una botta da una sedia quando i senatori leghisti sono arrivati fra i banchi del governo.

"Non saranno i tentativi di sopraffazione a fermare una battaglia di civiltà come lo ius soli", ha subito twittato. Ma l'episodio è stato subito stigmatizzato dal Pd e dalla sinistra per attaccare la Lega Nord.

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