"Questo non è uno ius soli. È un surrogato. Meglio di niente? Sì, meglio di niente. (Siamo abituati ai "meglio di niente") E, essendo una legge sui diritti andava votata anche così e i 5S avrebbero dovuto votarla, perchè ci sono battaglie civili che non si possono ignorare anche solo simbolicamente vanno appoggiate". A scriverlo, con un lungo post su Facebook, è la cantante Fiorella Mannoia che in questi giorni è stata bombardata dai fan che le chiedevano di esprimere un parere sullo ius soli e sul voto d'astensione deciso dai Cinquestelle, movimento che lei ha sostenuto e votato.
"Francamente sono stufa di tutte queste astensioni dei 5S, anche questo fare il pesce in barile è campagna elettorale, per paura di scontentare qualcuno dei loro elettori, hanno finito per scontentare tutti", ha aggiunto la cantante che se l'è presa anche con quelli "che non ha mosso un dito quando quei mascalzoni si arricchivano sulle spalle dei più deboli, ( Mafia Capitale, ricordate le telefonate? " rendono più i migranti che la droga"? ) intascandosi i soldi che la comunità europea aveva stanziato per l'accoglienza".
"Sono gli stessi che dicono di voler accogliere tutti per poi chiuderli dentro a lager che farebbero impallidire perfino i nazisti - scrive la Mannoia - ammassandoli come animali, senza luce, nè acqua come al C.A.R.A. Di Mineo, ( l'avete visto quel servizio mi pare dell'Espresso? Vi invito a guardarlo! ) spartendosi anche lì gli aiuti a loro destinati o li abbandonano nelle periferie delle nostre città ormai sature e degradate". E ancora:"Sono gli stessi che hanno firmato il bombardamento della Libia da parte dei francesi peggiorando una situazione ormai fuori controllo che si è ripercossa si di noi".
La Mannoia inserisce tutto questo all'interno di un suo disgusto generale per il modo in cui si sta trattando il tema. "In questo momento ho una gran nausea.
Di tutti quelli che sfruttano la sofferenza umana per arricchirsi o per raccattare voti, chiunque essi siano. Detto questo io - conclude - rimango e rimarrò sempre a disposizione, di chiunque me lo chieda, per tutte le battaglie per i diritti civili in cui credo, a favore dei più deboli, chiunque essi siano".
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