Papa Francesco ha abbracciato le ex prostitute e i transessuali. Li ha incontrati oggi, in Piazza San Pietro, in occasione dell'udienza giubilare. Il gruppo, una cinquantina in tutto tra donne e transessuali provenienti da dieci Paesi, raccoglieva persone che hanno vissuto la tragedia della prostituzione. Vittime della tratta che sono state sostenute nello sforzo di ritrovare una vita libera dall'associazione Rabbunì, che opera nella zona di Reggio Emilia ed è diretta da don Daniele Simonazzi.
"Anche le donne costrette a prostituirsi - spiegano all'Osservatore romano - hanno qualcosa di bello dentro da condividere e da presentare al Papa, hanno voglia di pregare con lui, soprattutto per i loro figli". E, infatti, questa mattina nel gruppo non mancavano i bambini. Rabbunì è nata nel 1995 come espressione del desiderio di alcuni cristiani della Chiesa di Reggio di "condividere il cammino di chi si trova sulla strada, con l'idea di stare accanto alla croce, di lasciarci noi per primi visitare dalla Chiesa della strada". Ecco che i volontari hanno avvicinato le ragazze, per lo più straniere, che si prostituiscono lungo la via Emilia e nella zona di Ponte Enza.
"In questi anni - dice don Daniele all'Osservatore Romano - abbiamo incontrato tantissime ragazze: una parte di loro sta continuando il proprio cammino con noi o lo ha concluso ottenendo la propria autonomia e, in qualche caso, tornando in patria. Abbiamo incontrato anche le loro famiglie e i loro popoli, in particolare quello albanese, quello nigeriano e, più recentemente, quello romeno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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