Parte il conto alla rovescia per la presentazione delle domande di «Definizione agevolata» delle cartelle, meglio nota come «rottamazione» quater decisa dall'ultima legge di bilancio. Il termine scade il prossimo 30 aprile, poi non si potrà più godere delle agevolazioni offerte al contribuente per mettersi in regola con l'Erario. L'Agenzia Entrate-Riscossione, guidata da Ernesto Maria Ruffini, consiglia di attivarsi in anticipo per evitare «i rallentamenti dei sistemi informatici dovuti all'alto traffico degli ultimi giorni». La rottamazione quater riguarda cartelle che si riferiscono a debiti affidati in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Il contribuente dovrà versare «il debito residuo senza sanzioni, interessi di mora, quelli iscritti a ruolo e l'aggio, le multe stradali non pagheranno interessi, e l'aggio».
Sarà possibile pagare l'importo delle cartelle in un'unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni. Il piano di rateizzazione viene infatti scelto dal contribuente che aderisce all'accordo. Per chi sceglie la rateizzazione in più tranche, le prime due saranno di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute e avranno scadenza al 31 luglio e 30 novembre 2023. Le restanti rate, se ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. Presentata la domanda, Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno prossimo la comunicazione con l'esito, l'ammontare delle somme dovute e i moduli di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione. La domanda potrà essere presentata esclusivamente in via telematica sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, utilizzando l'apposito servizio disponibile sia in area pubblica (senza necessità di pin e password) sia in area riservata (per chi dispone di Spid, Cie o Cns e, per gli intermediari fiscali, Entratel).
All'interno della propria area riservata il contribuente può presentare la dichiarazione di adesione più facilmente, gli basterà cliccare dall'elenco dei debiti «definibili», le cartelle, gli avvisi o i carichi che si vogliono inserire nella domanda, senza quindi la necessità di indicare i dati identificativi degli atti. Cosa che dovrà fare, invece, chi sceglie l'area «pubblica» senza Spid, Cia o Cns. Chi aderisce alla Definizione agevolata potrà versare solo l'importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non saranno, invece, da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio.
Per quanto riguarda i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi contributivi), l'accesso alla misura agevolativa prevede che non siano da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi, nonché quelle dovute
a titolo di aggio. Non rientrano nella rottamazione i crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti e multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
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