Lady Mastella tra gli impresentabili: lo scopre al telefono e sviene

La Lonardo replica all'Antimafia: "Sono presentabilissima". E Mastella attacca la Bindi: "Ora si dimetta"

Lady Mastella tra gli impresentabili: lo scopre al telefono e sviene

La bufera, politica e giudiziaria, per lei non è una novità ma vedere il suo nome oggi nell’elenco degli impresentabili della commissione Antimafia - lei che, alle regionali in Campania, è candidata con Forza Italia - l’ha scossa profondamente. Sandra Lonardo ha così rivissuto le tensioni del gennaio del 2008, quando era Presidente del Consiglio regionale della Campania e subì l’amaro calice degli arresti domiciliari per un’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) su una presunta tentata concussione al manager dell’ospedale di Caserta, Luigi Annunziata.

Dalla decisione della commissione Antimafia lady Mastella è stata decisamente presa alla sprovvista. Tanto che, quando Fabrizio Roncone del Corriere della Sera che aveva chiamato per raccogliere una prima dichiarazione a caldo glielo ha comunicato, lei è svenuta. È letterlamente caduta a terra. Come sette anni fa, anche questa volta, all’inserimento nell’elenco degli impresentabili alle elezioni regionali di domenica in Campania Sandra Lonardo ha reagito con orgoglio ma anche con durezza. "Non ho condanne ma solo assoluzioni con formula piena. La sospensione della Severino non mi riguarda. Ringrazio - dice con ironia - la commissione Antimafia per questa nuova dose di veleni, che alimenterà azioni di sciacallaggio politico, anche sul piano locale. Ormai non mi meraviglio più di nulla. Sono serena perchè sono certa, certissima di essere più che presentabile. Presentabilissima". Il suo nome nella lista "o è un macroscopico errore o - dice - è un nuovo tentativo di spargere fango su di me e sulla mia famiglia. Mi riservo eventuali azioni risarcitorie per il danno che patisco a 24 ore dalle elezioni. Neppure nei regimi comunisti e fascisti alla difesa veniva dato un tempo così esiguo per dimostrare le proprie ragioni".

A rincarare la dose e a scatenare l’attacco politico è il marito che senza mezzi termini chiede che Rosy Bindi lasci l’incarico.

"Chi a poche ore dal voto dà, senza averne alcuna potestà normativa e fuori da ogni contesto giurisdizionale, giudizi simili a sentenze - dice Mastella - ha un solo dovere di civiltà giuridica e democratica: dimettersi".

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