L'agenda degli elettori: occupazione al primo posto

Per oltre la metà degli italiani (56%) il tema del lavoro è il più importante. Seguono sanità, fisco e immigrazione

L'agenda degli elettori: occupazione al primo posto

Le formazioni politiche impegnate nella campagna elettorale in corso stanno prospettando all'elettore l'intenzione di effettuare gli interventi più disparati nei contesti più diversi. Toccando e talvolta solleticando gli interessi e le aspettative più varie, nell'auspicio che attraggano la popolazione e che, di conseguenza, questo serva a convincere i cittadini a votare per loro.

Ma quali sono in effetti i temi e i settori di intervento che più coinvolgono i cittadini e più premono all'elettorato? Un recentissimo sondaggio (condotto dall'Istituto Eumetra Mr di Milano, intervistando un campione rappresentativo di cittadini al di sopra dei 17 anni di età) ci può offrire alcune interessanti indicazioni al riguardo.

L'ambito che di gran lunga interessa maggiormente gli italiani (nel senso che esso viene indicato come la cosa più urgente di cui il futuro governo che auspicabilmente nascerà delle elezioni, dovrebbe occuparsi) e che più li coinvolge è, come sempre (il medesimo risultato è emerso da molte rilevazioni condotte in passato sullo stesso argomento), quello del lavoro e, in particolare, dell'occupazione. È frequente trovare tra i rispondenti chi è coinvolto direttamente da questa problematica e chi, comunque, ha un amico o un parente che ne è toccato. Non a caso, la questione del lavoro e dell'occupazione viene indicata complessivamente come importante dalla maggioranza assoluta (56%) del campione, nel quale oltre un quarto (26%) la considera senza esitazione la più rilevante. Si tratta di una priorità espressa in modo trasversale da tutte le categorie della popolazione, da ogni gruppo anagrafico e sociale, senza particolari distinzioni. Ma, com'era facile aspettarsi, suggeriscono comprensibilmente questo tema in particolare coloro che si trovano nella necessità più urgente di procurarsi un lavoro, vale a dire i giovani (in particolare, gli studenti) e coloro che sono proprio in questo momento in cerca di una occupazione. Dal punto di vista dell'orientamento politico (misurato attraverso le dichiarazioni sull'intenzione di voto), questa opzione è più frequentemente indicata da chi intende votare il Pd e, sia pure in modo meno accentuato, dagli elettori del Movimento Cinque Stelle che, come si sa, si caratterizzano per la giovane età del proprio seguito.

Segue, nella classifica dei temi ritenuti più importanti dagli intervistati, quello relativo alla sanità, indicato però da un pubblico completamente diverso e composto questa volta in misura assai più accentuata dai più anziani di età, specie se pensionati. Si tratta delle categorie che, come è noto, più necessitano degli interventi nel campo della salute e che, di conseguenza, sono nettamente più sensibili a questa tematica. E che costituiscono, al tempo stesso, una delle porzioni più numerose della popolazione italiana, il che spiega anche la elevata frequenza di questa opzione. Non a caso, essa appare più diffusa nell'elettorato di Forza Italia, normalmente più caratterizzato da un pubblico meno giovane.

Vi sono poi altri ambiti che, seppure indicati in assoluto da una quota minore di intervistati, appaiono largamente sentiti dalla popolazione e vengono citati da circa un quarto (25%) degli interpellati nel sondaggio. Il primo è quella del fisco e delle tasse. È l'argomento forse più toccato dai partiti, di centrodestra come di centrosinistra, in questa campagna elettorale (nonostante non sia, come abbiamo visto, quello più sentito in assoluto dagli elettori) e nel sondaggio è indicato soprattutto dalle persone di genere maschile, nelle fasi iniziali che sono spesso le più difficili dell'impegno lavorativo (in età dai 25 ai 35 anni), con una accentuazione tra imprenditori liberi professionisti o lavoratori autonomi, specie se in possesso di un titolo di studio più elevato.

E poi ci sono due questioni che per molti rispondenti (ma non tutti) sono connesse tra loro: l'immigrazione e la sicurezza. Si tratta di tematiche di cui si è parlato molto di recente e che appaiono interessare trasversalmente tutto l'elettorato, con una accentuazione tra i votanti di Lega e Forza Italia.

Pur prioritari nella campagna elettorale, altri temi, che sono stati oggetto di aspre contese e discussioni tra i leader politici, risultano meno citati e, di conseguenza reputati meno urgenti dai cittadini intervistati. Ad esempio, il costo della politica, l'ambiente, il debito pubblico (che pure è e dovrebbe essere considerato - il metro su cui si misura la fattibilità di tutti gli interventi in tutti i settori) o, meno ancora, la politica estera e le riforme istituzionali.

Ci sono, insomma, degli ambiti fondamentali e molto toccati da alcuni leader politici, che sembrano però interessare meno fortemente i cittadini e ci sono, dall'altra parte, altri settori di intervento che appaiono molto rilevanti tra gli elettori e sono invece citati nei programmi di solo alcune tra le forze politiche in campo. Una contraddizione, questa, che influirà non poco sulla campagna elettorale e, specialmente, sull'esito dei singoli partiti in competizione.

Proprio l'attenzione ai temi più sentiti dalla popolazione è infatti, come mostrano tutte le ricerche sull'argomento, uno dei fattori determinanti nella scelta del partito da votare. E, di conseguenza, nel successo o meno di questa o quella forza politica.

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