Giuseppe Conte torna alla propria cattedra con l'amaro in bocca. L'appellativo di "presidente" gli è rimasto appiccicato addosso per pochi giorni, il tempo sufficiente a constatare che il mancato accordo fra le forze politiche di maggioranza e il Quirinale sulla composizione della squadra di governo non avrebbe permesso a un esecutivo che portasse il suo nome di vedere mai la luce.
Il docente universitario pugliese affida tutta la propria frustrazione a un'intervista a Repubblica, in cui svela anche alcuni retroscena delle ore convulse della formazione del governo che poi non è mai nato. A partire dalla cruciale designazione del professor Paolo Savona alla poltrona di ministro dell'Economia. Una nomina più divisiva che mai, su cui si è poi frantumato il sogno legastellato del governo Conte.
"Savona era ben funzionale al nostro progetto politico - racconta l'ex presidente del Consiglio incaricato - Un progetto che prevedeva la promozione di una nuova politica economica, meno legata all'austerità e più orientata a rilanciare gli investimenti produttivi." Conte assicura poi che "nessuno ha mai parlato di uscita dall'euro", aggiungendo peraltro che tale eventualità "non era nel contratto di governo" e confidando di essersi fatto garante, presso il Quirinale, della permanenza dell'Italia nell'eurozona.
Tuttavia nonostante avesse potuto scorgere delle buone premesse per la formazione di un esecutivo "del cambiamento", il professore ha dovuto rimettere l'incarico poche ore dopo averlo ricevuto e ora gli rimangono solo delusione e tristezza.
"Sono deluso come tutte le persone che non vedono avviare una esperienza di governo che si riprometteva di operare forti cambiamenti. Sono anche triste, perché avevo previsto che il Paese avrebbe subito un forte contraccolpo nel caso in cui questa speranza fosse andata delusa", commenta abbattuto.
"Ricandidato con M5s? Valuterò"
Tuttavia la brutta (e fugace) esperienza nei corridoi dei palazzi del potere non lo ha scoraggiato al punto da annunciare il ritiro
alla vita privata. Interpellato sulla possibilità di una ricandidatura, magari sotto le bandiere del MoVimento Cinque Stelle, Conte temporeggia: "La proposta non è arrivata Se e quando arriverà, valuterò".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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