Col senno di poi, è andata bene così. Già perché quanto è successo ieri mattina sull'autostrada A1 nel tratto tra Lodi e Casalpusterlengo poteva davvero trasformarsi in tragedia. Per fortuna il bilancio dell'azione di uno squilibrato è «solo» di qualche ferito non grave e una trentina di auto danneggiate.
L'uomo, egiziano di 22 anni, è stato protagonista di un atto da film d'azione. Prima ha fermato con il freno d'emergenza l'intercity su cui viaggiava. Poi è saltato fuori, verso l'autostrada che costeggia la ferrovia. L'ha attraversata, occupando lo spartitraffico. Da qui ha iniziato a lanciare pietre e oggetti contro le auto che transitavano seminando il panico. Dopo alcuni minuti di grande tensione, la polizia, che ha bloccato il traffico, lo ha fermato soltanto grazie all'utilizzo del taser. L'egiziano, in evidente stato di alterazione, stava minacciando di togliersi la vita utilizzando un taglierino.
Ora si trova in una cella sicurezza della questura di Lodi dove resterà fino al processo per direttissima di questa mattina. Secondo il procuratore della Repubblica Domenico Chiaro, si è trattato di un «gesto di una persona alterata e solo con ulteriori approfondimenti se ne potrà sapere di più». Aveva il permesso di soggiorno scaduto e qualche precedente penale per reati minori. Dovrà rispondere di attentato alla sicurezza dei trasporti, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. Paura e anche disagi notevoli al traffico. Quello autostradale è ripreso dopo quasi un'ora con inevitabili problemi e code. Quello ferroviario ha registrato ritardi fino a un'ora. Ma come detto, poteva andare molto, molto peggio.
«Siamo tutti scossi ma fortunatamente, a parte qualche taglio sul viso e la polvere di vetro negli occhi, stiamo tutti bene, poteva andare molto peggio per noi e per tutti gli altri». È il racconto della deputata della Lega Claudia Gobbato, che viaggiava con la famiglia sull'A1 proprio in quel momento e la sua auto è stata colpita da un sasso che ha rotto il parabrezza. Gobbato, seduta dal lato del passeggero, viaggiava con il marito che era alla guida e con i figli, di sei mesi e cinque anni. «Si è spaventato molto, anche perché ha visto del sangue sul mio viso» ha raccontato la deputata che ha riportato ferite superficiali al viso causati dai vetri per cui è stata medicata all'ospedale di Lodi. «Siamo miracolati. Non li lanciava a caso ma prendeva la mira, portava il braccio indietro e, prima di scagliarli, saltava pure, così da provocare un danno maggiore. Cose del genere non devono poter accadere», ha aggiunto la parlamentare. «Io non ho visto la scena perché stavo controllando il telefono ma mio marito e i miei figli hanno visto tutto. Io mi sono accorta di tutto quando ho sentito questa pioggia di vetri. Stavamo partendo per le vacanze, volevamo portare i bambini al mare qualche giorno, ora ci riorganizzeremo per partire. Intanto andremo a firmare la denuncia nei confronti di quell'uomo».
Un fatto comunque molto grave che ha acceso anche l'inevitabile polemica politica, con lo scontro per l'ennesimo episodio di cronaca ma soprattutto gli elogi per il
taser. La pistola elettrica in dotazione agli agenti ha permesso infatti di immobilizzare e fermare l'egiziano evitando il peggio dopo il lancio di sassi. Perché, col senno di poi. poteva andare davvero molot, molto peggio.
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