L'intenzione della Lega è di tornare al più presto alle urne. Questa la precisazione fatta da Riccardo Molinari, nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, sulla proposta bipartisan avanzata da Matteo Salvini: "Quando parla di mettersi intorno a un tavolo non parla affatto di cose come governissimi, larghe intese, governi-ammucchiata". È da intendersi infatti come un "patto su alcuni punti specifici che ha un termine: elezioni al più presto". Anche le recenti aperture alla figura di Mario Draghi dimostrano come il clima del Carroccio stia cambiando: "Certamente è una riserva della Repubblica, ha ricoperto incarichi importantissimi, ultimo quello di presidente della Bce". Ovviamente "non sarebbe un candidato della Lega", ma la sua è una "figura di mediazione tra posizioni diverse. Peraltro, non mi pare che questo tema al momento sia all’ordine del giorno".
L'obiettivo primario dell'ex ministro dell'Interno, per quanto riguarda l'istituzione di un comitato di salvezza nazionale, è legato al fatto che "con un governo che non governa, i danni al Paese rischiano di diventare insostenibili". Anche perché il centrodestra, dato in vantaggio da tutti i sondaggi, non vorrebbe "trovare soltanto macerie".
Ricorso e legge elettorale
La Lega ha annunciato che presenterà ricorso alla Consulta contro il taglio dei tempi di discussione. La medesima scelta era stata intrapresa lo scorso anno dal Pd nei confronti della manovra giallorossa, ma occorre fare delle precisazioni: nel 2018 "c’erano stati tre passaggi parlamentari e la Commissione Ue non voleva autorizzare il deficit al 2,04%"; invece in questa occasione "ci sono stati due passaggi e la Commissione ha dato il via libera con il deficit al 2,2%".
All'interno del centrodestra negli ultimi giorni non sono mancate divisioni: Forza Italia ha proposto un piano comune per la legge elettorale; Giorgia Meloni invece ha definito "incomprensibile" la proposta di Salvini. "La legge elettorale è un tema che riguarda tutti", ha commentato il capogruppo della Lega alla Camera. Che poi ha aggiunto, riferendosi alla leader di Fratelli d'Italia: "Credo sia un po’ gasata dai sondaggi e fa il suo gioco. Non ci scandalizza".
Anche nel centrodestra, oltre che tra i giallorossi, si dice che i leghisti prima hanno dato il via libera al Mes per poi gridare "al fuoco", ma gli atti parlamentari parlano chiaro: "La Lega ha sollevato il problema da subito, e peraltro sia tra i 5 Stelle sia nel Pd erano in parecchi a dire le stesse cose". Ciò che invece risulta evidente invece è "la giravolta del M5S".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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