Milano Gli ultimi sondaggi sulle prossime elezioni europee di maggio fotografano un Parlamento di Strasburgo meno europeista e più sovranista. Soffrono i gruppi maggiori, Ppe e Socialisti, entrambi in calo. Ma anche l'eurogruppo che ospita il M5s (Efdd, Europa della Libertà e della Democrazia Diretta) indietreggia notevolmente. Secondo le nuove proiezioni del Parlamento europeo, basate sui sondaggi nazionali e comparate con le proiezioni del 18 febbraio scorso, Ppe e Socialisti continuano a non avere la maggioranza che detengono dal 2014 ma soltanto sulla carta. In occasione dell'elezione del presidente Antonio Tajani, infatti, s'è formata una nuova maggioranza composta da Ppe, Conservatori e riformisti (Il gruppo di cui fa parte Fdi della Meloni ndr.), i Liberali dell'Alde e parte dell'Enf (Europa delle nazioni e delle libertà, gruppo che ospita il Front national di Le Pen e la Lega di Salvini).
In particolare, il Ppe scenderebbe a 181 seggi (a Forza Italia sono accreditati circa 8 eurodeputati). L'Efdd calerebbe da 45 a 39 seggi, con il M5s che scende da 22 a 21 seggi. Mentre l'Enf otterrebbe 59 seggi con la Lega che verosimilmente farebbe il boom con ben 28 europarlamentari.
Male i Socialisti e democratici, quotati a 135 seggi (Il Pd ne avrebbe 14); bene i Liberali dell'Alde che salirebbero da 68 a 75 membri e che probabilmente ospiteranno il gruppo che fa rifermiento a Macron anche se il presidente francese non ha ancora sciolto la riserva.
Gli analisti non escludono che Ppe e Socialisti possano allearsi con i Liberali per ottenere la maggioranza, ma tutte le ipotesi allo stato attuale
restano aperte. È certo che il partito che avrà la maggioranza relativa (il Ppe) punterà ancora su Tajani come candidato presidente dell'Europarlamento mentre come candidato alla guida della Commissione sarà Manfred Weber.
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