Finito l'amore fra Partito democratico e Movimento CinqueStelle, prova ne è il botta e risposta avvenuto in queste ultime ore fra i due principali rappresentanti Enrico Letta e Giuseppe Conte.
Orfano del governo Draghi, il segretario del Pd ricorda che esattamente un mese fa, era il 20 luglio 2022, cadeva l'esecutivo presieduto dall'ex presidente della Bce e punta il dito contro i partiti da lui ritenuti colpevoli di tale misfatto. "Un mese fa Conte, Berlusconi e Salvini facevano cadere il governo Draghi, in quel momento stavamo per realizzare una promessa: una mensilità di stipendio in più a tutte le lavoratrici e i lavoratori per combattere il carovita grazie a un’importante e strutturale riduzione delle tasse sul lavoro", ha scritto un furioso Enrico Letta su Facebook, per poi lanciare l'accusa: "Per tornare al voto non lo hanno permesso”.
Evidentemente punto sul vivo, Giuseppe Conte ha oggi risposto al segretario dem. "Caro Enrico, possiamo anche illuderci che con Draghi 'sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno'. Esci dalla nostalgia, la realtà dell'agenda Draghi sono 6 euro in più al mese per i lavoratori a più basso reddito. Due colazioni al bar", è stata la replica del presidente del Movimento CinqueStelle, che ha subito accolto l'approvazione dei follower.
"Letta è scappato perché sa bene che con noi DEVE rispettare gli impegni”, ha commentato un utente.
“Ah, ma quindi insiste pervicacemente, il signor Letta? Le batoste che ha preso finora per le sue scelte scriteriate non gli sono bastate?”, attacca un altro. “Noi siamo ancora in trepidante attesa di scoprire cosa ci sia in questa fantomatica agenda Draghi”, ha ironizzato una internauta.
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