Lettere e libri. Tutte le bugie della duchessa Meghan-omane

Lettere e libri. Tutte le bugie della duchessa Meghan-omane

Più che di un titolo, (duchessa di Sussex), avrebbe avuto bisogno di cure. Da quando Meghan Markle (40 anni, da Canoga Park, Los Angeles, figlia di un'insegnante di yoga aforamericana e di un ex direttore della fotografia, un omone irascibile e piuttosto «impresentabile»), ha fatto il suo fiabesco e inverosimile ingresso nella famiglia reale inglese, ha creato più danni di intere generazioni di irrequieti Windsor. Ha infranto il protocollo un imprecisato numero di volte, ha litigato con William e Kate, ha accusato di razzismo la Corona britannica, ha lanciato strali contro la stampa inglese, ha fatto coniare il termine «Megxit» (strappando Harry dal suo Paese, dalla sua famiglia e dal suo popolo), ha rilasciato la controversa intervista a Oprah, ha bullizzato mezzo royal staff, ha impacchettato un libro rivelazione, ha insistito con i dispetti nei confronti di Elisabetta anche in occasione del battesimo della figlia Lilibet e ha funestato l'ultimo anno di vita del principe Filippo. Ora rischia un'incriminazione per spergiuro. L'attrice di Sballati per amore (...) avrebbe infatti mentito ai giudici nel ricorso sul caso Daily Mail. L'oggetto del contendere era una «privatissima» missiva scritta dalla duchessa di Sussex per suo padre e pubblicata dal giornale. Con la fanatica passionalità che la contraddistingue, Meghan era partita all'attacco del tabloid: privacy violata, parole personalissime, dettate dal «cuore» inammissibilmente sbattute in prima pagina. Ora, durante il processo, viene fuori che la lettera era stata concepita appositamente per conoscere l'onore delle cronache. Tanto che ci erano voluti gli esperti di Buckingham Palace per redarla. Ed evidentemente per infarcirla di tanto «cuore». Così oltre alla popolarità ai minimi storici (siamo attorno al ventitrè per cento di gradimento), i britannici appiccicano a Meghan un altro soprannome: «la principessa Pinocchio». Peccato che nella caduta vorticosa stia trascinando con sé anche il secondogenito di Diana. Ragazzo sfortunatamente fortunato Harry. Il mondo si è commosso davanti alle confessioni della sua crisi dopo la morte della madre, ha scatenato in ognuno un senso di tenerezza e protezione.

E certo chiunque avrebbe preferito saperlo al sicuro in altre braccia. Ma il destino si accanisce anche sugli insospettabili, ogni tanto. E dispiace intuire che, dopo tutto ciò che ha già passato, Harry non troverà certo pace tra braccia tanto instabili e Meghan-omani.

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