"L'Europa vuole costringere gli italiani a vendere la casa e investire in finanza"

Il capogruppo leghista Riccardo Molinari: "Nel mirino di Bruxelles ci sono sempre stati gli immobili e le pensioni. No a nuove tasse e alla legge Fornero"

"L'Europa vuole costringere gli italiani a vendere la casa e investire in finanza"

Per Salvini la commissione europea deve «attaccarsi al tram». Siamo tornati al più classico dei canovacci, quello della Lega contro Bruxelles, un copione che rimanda all'epoca sovranista del Carroccio, ma che torna periodicamente appena l'Europa ripresenta il suo menù di riforme per l'Italia, paese sempre più indebitato con i partner europei.

Anche per lei onorevole Riccardo Molinari, capo dei deputati leghisti, siamo di fronte all'ennesima «ingerenza» di Bruxelles?

«Diciamo che non c'è niente di nuovo, sono le solite raccomandazioni che arrivano periodicamente da Bruxelles e che chiedono sempre le stesse cose. Sapevamo che con il Pnrr ci sarebbe stato questo problema della condizionalità rispetto alle riforme chieste dalla Ue. Anche se il Mes sarebbe stato anche peggio. Quindi bene ha fatto Salvini a tenere il punto su tasse e pensioni».

Sta dicendo che i soldi del Pnrr sono sotto il ricatto di riforme che voi non volete?

«È sicuramente un modo che usa l'Ue per condizionare le politiche di alcuni paesi. Poi, su alcuni punti le richieste sono anche condivisibili. Come quelle sulla riforma della giustizia, su cui noi stessi diciamo che andava fatto molto di più rispetto alla Cartabia. Anche sulla necessità di semplificare la burocrazia e il codice degli appalti è stato fatto pochino per colpa delle resistenze di Pd e M5s. Mentre su altri temi raccomandati dall'Europa, come le pensioni, la Lega è assolutamente contraria al ritorno della Fornero. Su questo ci eravamo già scontrati nel 2018 con Bruxelles e torneremo a scontrarci. Idem sul catasto, abbiamo lottato per evitare che i valori degli estimi catastali siano legati ai valori di mercato. L'obiettivo dell'Europa è quello di spostare le tasse sugli immobili».

Ma il commissario Gentiloni ha smentito che l'Europa voglia «massacrare» gli italiani.

«Invece basterebbe leggere le raccomandazioni per capire che l'Ue vuole tassare le rendite immobiliari, non solo, si punta a tagliere tutte le semplificazioni fiscali che poi significa cancellare le varie agevolazioni, le cedolari secche, quindi significa aumentare le tasse. L'obiettivo dell'Europa è incentivare a vendere gli immobili per investire in attività finanziarie. Noi invece riteniamo che gli italiani abbiano il diritto di mettere i loro risparmi dove vogliono, in primis negli immobili».

È tornata la Lega anti-europeista del passato?

«No, queste sono cose che diciamo da sempre, uno dei motivi per entrare in questo governo è stata appunto la volontà di bloccare derive che i nostri elettori non vogliono, vedi la legge delega sul fisco e l'aumento delle tasse sugli immobili. Noi restiamo coerenti con le nostre idee, ma anche l'Europa è coerente con se stessa perché su questi temi ha sempre chiesto le stesse cose».

Il superbonus, invece, che ha arricchito molti furbetti, viene promosso dalla Ue. I M5s sono contenti, il premier Draghi meno. E voi?

«Il superbonus ha creato alcune distorsioni, in primis la carenza di materiali e poi i ritardi nei lavori.

Sicuramente è stato un incentivo importante per l'edilizia e va garantito a chi lo ha fatto, però pensiamo che sarebbe più utile, invece di un bonus al 110%, degli incentivi fiscali permanenti e vantaggiosi, magari al 70%. Questo permetterebbe anche di fare le progettazioni in maniera più seria».

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