Con l'avvento del governo Draghi cominciano ad arrivare notizie fino a poco fa ritenute impensabili, come quella del colloquio tra il leader della Lega Matteo Salvini ed il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti per parlare delle misure da adottare nel Paese. Appartenenti alla medesima maggioranza di governo, i due capi politici si trovano adesso loro malgrado a dover dialogare.
Come riferito a LaPresse dallo staff di Salvini, il leader politico desiderava vedere il presidente della Regione Lazio per"affrontare in concreto e trovare punti di contatto per risolvere alcuni problemi in tema lavoro, in particolare la scadenza del blocco dei licenziamenti". Il confronto si sarebbe svolto in un clima"sereno e collaborativo". Raggiunto da un giornalista de Il Fatto Quotidiano mentre lasciava palazzo Montecitorio, Matteo Salvini ha confermato la notizia dell'incontro. A specifica domanda del cronista, il leader del Carroccio è inizialmente rimasto sul vago: "Mi incontro con un sacco di gente io, in questi giorni". Poi l'ammissione dell'avvenuto confronto con Nicola Zingaretti: "Certo. Incontro tutti i segretari di maggioranza", ha ammesso.
E quale sarebbe stato il motivo del colloquio tra i due? "Stiamo parlando di lavoro. Lavoro, lavoro. Del blocco dei licenziamenti il 31 marzo, prevenire è meglio che curare. Cassa integrazione, sostegno alle imprese, taglio del cuneo fiscale". Salvini ha quindi spiegato di aver intenzione di incontrare anche gli altri segretari. "Io devo sentire anche i CinqueStelle, perché dobbiamo lavorare insieme. Sento tutti: Forza Italia, Renzi...". Mentre per quanto riguarda la situazione proroghe, il capo del Carroccio ha dichiarato: "Bisogna incontrarli, ed ascoltarli. A differenza di quanto avveniva prima, bisogna incontrare sindacati e imprese per trovare un punto in comune". Quanto all'operato del neo ministro del Lavoro Andrea Orlando, ha commentato: "L'ascolto va sempre bene".
Decisamente meno propenso al dialogo il leader dei dem, intercettato pochi istanti prima di Salvini, che si è fatto strada tra i cronisti mentre pareva impegnato in una telefonata. "Non faccia la finta del telefono, segretario", ha punzecchiato il giornalista de Il Fatto, nella speranza di ottenere una qualche risposta. "Ma come avete fatto a non mettere nemmeno una donna fra i ministri del governo Draghi?", ha insistito il cronista.
Dopo aver tentennato, e facendo comunque trapelare un evidente nervosismo Zinga ha rilasciato questa unica dichiarazione: "Nessun partito politico ha indicato un ministro. Troveremo una soluzione anche a questo gravissimo problema che si è creato", ha detto prima di salire in auto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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