Fondi russi, ora l'intelligence Usa frena: "Nulla di specifico sull'Italia"

Fonti dei servizi americani sentite dall'Adnkronos confermano quanto detto da Urso. Al momento l'Italia non sarebbe coinvolta nelle indagini sui 300 milioni di dollari versati dalla Russia sin dal 2014 per interferire nella politica di alcuni Paesi

Fondi russi, ora l'intelligence Usa frena: "Nulla di specifico sull'Italia"

"Nulla di specifico sull'Italia". Le fonti dell'intelligence statunitense sentite da Adnkronos confermano quanto detto dal presidente del Copasir, Adolfo Urso, sul dossier Usa riguardante i finanziamenti russi a partiti e personalità politiche nel mondo. Un report che ha subito attirato le attenzioni della stampa prima americana e poi italiana e in particolare le accuse, non verificate, nei confronti dei partiti di centrodestra.

Questa mattina, intervistato alla trasmissione Agorà su Rai 3, il presidente del Comitato per la sicurezza della Repubblica aveva rivelato di aver sentito Franco Gabrielli, sottosegretario con delega ai servizi segreti, e di non avere ricevuto alcuna indicazione sul presunto coinvolgimento di italiani in questo dossier. Il Copasir sarà comunque riunito entro venerdì per discutere dell'argomento, ma Urso, che si trova proprio a Washington per alcuni incontri istituzionali, ha ricordato che "dovremmo contrastare il gioco di Russia e Cina che vogliono far credere che il voto nei vostri Paesi non conti nulla, che sono in grado di condizionarlo". Ribadendo quindi che presupporre che i partiti italiani siano permeabili ai rubli del Cremlino (peraltro dal 2014) sia un gioco pericoloso. Specialmente senza avere ancora certezze in merito sul dossier Usa.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, l'esecutivo guidato da Mario Draghi aveva immediatamente richiesto delle informazioni alle controparti americane per sapere se anche l'Italia fosse coinvolta nell'inchiesta su 300 milioni di dollari distribuiti dal Cremlino sin dal 2014 in diverse parti del mondo. Ma da Oltreoceano erano arrivati dei silenzi, mentre ora, stando alle informazioni di Andkronos, giungerebbero addirittura delle smentite.

In effetti il rapporto di Washington non aveva mai palesato la presenza di Paesi specifici in questa indagine. I funzionari del governo avevano detto anzi esplicitamente di avere informato solo i Paesi direttamente interessati proprio l'estrema delicatezza della questione. Ma l'assenza di nomi specifici e di verifica delle accuse non aveva evitato il fuoco di fila su presunti legami con Mosca: accuse che da tempo sono al centro della campagna elettorale italiana soprattutto nei confronti del centrodestra.

La stessa leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, aveva annunciato questa mattina una possibile querela nei confronti dell'ex ambasciatore Usa Kurt Volker, il quale in un'intervista a Repubblica aveva esplicitamente fatto riferimento al partito italiano come possibile destinatario delle "attenzioni" del Cremlino.

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