L'ultima follia di Letta: contro la Meloni evoca la Brexit

Il segretario del Pd alza ancora i toni e lancia il solito spauracchio: "Questo voto è la nostra Brexit. Contrasteremo la destra e non consegnerò l'Italia alla Meloni"

L'ultima follia di Letta: contro la Meloni evoca la Brexit

Mancano solo sei giorni alle elezioni politiche e la sinistra non molla la strategia dello spauracchio. Un modo per tentare di mettere gli italiani in guardia da chissà quale pericolo in caso di vittoria del centrodestra. Nella prima fila c'è sempre Enrico Letta che, evidentemente terrorizzato da una disfatta elettorale, continua ad agitare spettri e addirittura arriva a evocare la Brexit contro Giorgia Meloni. Il tutto dà il segno di come l'agitazione e l'ansia siano fattori dominanti nel fronte rosso a pochi giorni dal voto.

La follia di Letta

Il segretario del Partito democratico ha aggiunto un'altra folle esternazione al già folto diario dei ritornelli contro gli avversari. Non solo un allarme democratico e il rischio di una deriva pericolosa per il Paese: ora l'ex presidente del Consiglio ha paragonato le elezioni di domenica alla Brexit. Sì, avete letto bene. A dirlo, senza alcuna remora, è stato proprio Letta: "Io paragono questo voto alla Brexit. È la nostra Brexit".

Il numero uno del Pd, in un colloquio con Il Foglio, ha giurato che farà di tutto per evitare che il centrodestra possa arrivare a governare con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi: "Io questo Paese non lo consegnerò alla Meloni". E ha assicurato che il Partito democratico "contrasterà, democraticamente, la destra e lo farà in maniera totale e completa". Ovviamente legittimo, ma ecco che ha sfoderato la classica accusa: "È una destra che, non ho paura di dire, staccherebbe l'Italia dal resto dell'Europa".

Il terrore della sinistra

Il giorno del giudizio degli italiani è sempre più vicino e a sinistra il panico è già scattato per il timore di una pesante sconfitta. Il risultato delle urne, qualora fosse davvero pesante, metterebbe a repentaglio il ruolo di Letta: la sensazione è che possa subito partire una corsa all'interno per spodestarlo dal ruolo di segretario, con la relativa apertura di un congresso e l'arrivo di un nuovo leader al Nazareno.

Le accuse di estremismo al centrodestra lasciano il tempo che trovano. Anche perché i fatti dimostrano che i veri odiatori sono quelli rossi. Da Trento a Caserta, dilaga la violenza contro Fratelli d'Italia in occasione dei comizi. Frutto anche del continuo tentativo di dipingere il centrodestra come un mostro pericoloso. Infatti la Meloni, nell'intervista a ilGiornale in edicola oggi, ha denunciato che la disinformazione della sinistra "ha raggiunto livelli mai visti".

Letta è ossessionato dal fascismo, tanto da tirare in ballo pure Mussolini. Alla sinistra forse non va giù che siano gli italiani a premiare il centrodestra, che si appresta a essere la coalizione con maggiore fiducia da parte degli elettori.

Di certo bisognerà attendere i risultati definitivi delle elezioni, ma nel Pd è diffusa la preoccupazione per una debacle che dal 26 settembre imporrebbe una profonda riflessione interna. Saranno gli italiani a giudicare, indipendentemente dagli spauracchi e dalle strampalate tesi rosse.

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