Lupi: "Domani mi dimetto"

Dopo i ripetuti tentativi di difendersi, il ministro cede e annuncia le dimissioni: "Non ho perso né l'onore né la passione"

Lupi: "Domani mi dimetto"

Il destino di Maurizio Lupi era appeso a un filo sottilissimo, che avrebbe potuto spezzarsi da un momento all'altro. E così è stato. Nonostante lui continui a difendersi spiegando che "non c’è nulla, nemmeno una carta, nulla contro di me", le carte e le notizie che si accavallano in merito all’inchiesta sulle Grandi opere hanno reso la situazione delicatissima. Alla Camera, il percorso che veniva fissato da diverse parti era quello di una vibrata difesa delle proprie ragioni domani nell’informativa fissata alle 11 a Montecitorio. Poi, le dimissioni. E i rumors sono stati confermati dal diretto interessato.

Stamattina l’incontro con Matteo Renzi e Angelino Alfano a Palazzo Chigi ha definito tutto. E stasera l'annuncio. "Domani rassegnerò le mie dimissioni a conclusione dell’informativa alla Camera", ha detto il ministro delle Infrastrutture, ospite di Porta a Porta. Il ministro ha inoltre detto di aver avuto in mattinata un lungo colloquio con il premier Matteo Renzi insieme al leader Ncd Angelino Alfano e di avere anche telefonato al presidente della Repubblica "come era doveroso, perché i ministri li nomina lui".

"Per me la politica non è un mestiere ma passione. È poter servire il proprio Stato. Non ho perso né l’onore né la passione", ha aggiunto Lupi, precisando di aver "voluto fortemente l’informativa in Parlamento perché voglio rispondere alle doverose e legittime domande che i gruppi parlamentari e i giornalisti si sono posti da quando è scoppiato lo scandalo" dei grandi appalti.

Inoltre, l'esponente di Ncd ha detto: "Credo che forse un mio gesto - che non vuol dire ritirarmi alla politica, perché non c’è bisogno di una poltrona per fare politica - questa mia decisione rafforzerà l’azione del governo". E su Renzi ha precisato: "Mi ha detto: 'Io non ti chiedo le dimissioni, non posso e non voglio chiedertelo, dico che è una decisione tua". Entrando poi nel merito dell'inchiesta, Lupi ha spiegato: "Quando ti vedi tirato in ballo, pur avendo valutato i magistrati che non ho alcuna responsabilità, vedi tirato in ballo tuo figlio, gli amici... Ma perché tirare in ballo la mia famiglia?. Franco Cavallo è un mio carissimo amico e rimane un mio carissimo amico, se ha sbagliato pagherà".

Sulla vicenda del rolex regalato al figlio, Lupi ha affermato: "Io non me la sono sentita di dirgli di restituire l'orologio: posso aver sbagliato? Forse, non lo so.

Se avessero regalato a me l'orologio non lo avrei accettato, non lo avrei accettato neanche dal mio migliore amico".

"La scelta di Maurizio è una scelta saggia per sé, per Ncd, per il governo", ha commentato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, al termine della prima giornata del Consiglio europeo.

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