M5S, ora rischia l'espulsione anche l'epuratore Cecconi

Per far fuori Artini la Pinna, Il presidente dei deputati grillini avrebbe aggirato il voto del gruppo. Ora rischia grosso

M5S, ora rischia l'espulsione anche l'epuratore Cecconi

Nel Movimento 5 Stelle è davvero tutti contro tutti. Adesso a rischiare è pure l'epuratore Andrea Cecconi. Il presidente dei deputati grillini, che ha firmato la ratifica delle espulsioni di Massimo Artini e Paola Pinna, ha saltato il passaggio dell’assemblea. Ed è proprio per questo che, secondo quanto rivela l'Agi, a rischiare adesso sarebbe proprio lui.

Ieri pomeriggio, a Montecitorio, si è tenuta l'ennesima assemblea. Erano presenti in cinquanta, non di più. A loro Cecconi ha dovuto spiegare come mai avesse firmato lui le espulsioni, e non il presidente Alessio Villarosa come invece prevede lo statuto del gruppo. I deputati stellati, e lo stesso Villarosa, hanno saputo del via libera alla ratifica e quindi del passaggio di Artini e Pinna al gruppo Misto direttamente dalla presidente della Camera Laura Boldrini che lo ha comunicato pubblicamente in Aula. Alcuni deputati stanno cercando le venti firme necessarie per richiedere la fuoriuscita di Cecconi dal gruppo. Nell’assemblea di ieri pomeriggio, il capogruppo alla Camera avrebbe spiegato che ha firmato al posto di Villarosa "per non metterlo in difficoltà" dal momento che Villarosa "da sempre è un po' critico su queste cose". Secondo voci di corridoio, Villarosa era deciso a non firmare il verbale dell'assemblea congiunta di mercoledì qualora avesse confermato il voto della rete sulle due espulsioni. Cecconi quindi non l’ha comunicato a Villarosa, che è il presidente e che avrebbe dovuto firmare, ma si è affrettato a dirlo alla vice Fabiana Dadone, al tesoriere Vincenzo Caso e al delegato d’aula Davide Crippa. Con questa sorta di "colpo di mano" Cecconi ha evitato che le espulsioni rientrassero nella congiunta di mercoledì prossimo.

"La violazione è stata fatta a monte - tuona un fedelissimo - le due espulsioni sono state fatte direttamente con il voto della Rete sul blog senza un precedente voto dell’assemblea". Anche se la spiegazione per gli integralisti c’è ed è chiara: "Grillo è il garante delle regole e siccome l’assemblea non si era ancora riunita per discutere dei casi Artini e Pinna, aveva tutto il diritto di mettere in votazione direttamente sul blog l’espulsione dei deputati". I due erano in ritardo con la pubblicazione sul sito ufficiale Tirendiconto. Al momento Cecconi non ha ancora ricevuto le richieste di espulsione per gli altri sedici ritardatari sulla rendicontazione. Dal momento che per ogni richiesta servono venti firme, mercoledì in congiunta non se ne parlerà.

Ma è anche vero che, esattamente come è accaduto per Artini e Pinna, il blog può decidere di mettere in Rete una nuova votazione per espellere gli altri sedici. Quindi, espulsioni per direttissima senza il passaggio assembleare. Ipotesi molto verosimile anche se pure ieri i cinque del direttorio e Cecconi hanno spiegato di voler ricostruire un clima sereno nel gruppo.

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