Impegno civico. È questo il nome del nuovo partito che Luigi Di Maio presenterà ufficialmente domani. Ad annunciarlo è il ministro degli Esteri in persona, intervenendo alla trasmissione Mezz'ora in più.
"Non si può puntare sui numeri in questa fase, decideranno i cittadini italiani", ha detto Di Maio nell'intervista rilasciata a Lucia Annunziata in cui ha individuato nella transizione ecologica e digitale uno dei principali obiettivi per il nuovo partito, la cui collocazione politica è chiara fin dall'inizio. "Dopo la caduta del governo Draghi è nato un fronte draghiano", dice Di Maio che traccia un confine netto tra chi condivide anche l'agenda dell'ex governatore della Bce e le forze che hanno fatto cadere l'esecutivo. Dopo aver smentito la propria candidatura nella circoscrizione di Modena, Di Maio chiede che , una volta terminate le elezioni, il nuovo Parlamento istituisca una commissione d'inchiesta sul Russiagate'."Ci sono più ombre che luci - ribadisce il titolare della Farnesina -i legami fra forze politiche e leader italiani, e mondi politici, economico-finanziari e russi sono da accertare".
Di Maio ha, poi, rivelato di aver deciso di lasciare il M5S nel giorno in cui l'ambasciata russa ha appoggiato la risoluzione del M5s sulla guerra in Ucraina. "Il Movimento Cinque Stelle prima era una comunità, adesso è un partito padronale", ha affermato il leader degli ex grillini governisti, attaccando platealmente Giuseppe Conte, reo di aver accentrato su di sé tutti i poteri e di aver perso tutte le elezioni e le partite poltiche commettendo “gravi errori”, come quello di far cadere il governo. "Bisogna istituzionalizzarsi per realizzare punti del programma - ha spiegato ancora Di Maio - poi è iniziato il travaglio interno. Conte era ex premier, ma anziché istituzionalizzarlo l'ha radicalizzato. E questo lo ha isolato. Il partito di Conte è isolato". Il titolare della Farnesina, poi, respinge l'accusa di essere un venduto e, con una punta di orgoglio, rivendica: “Abbiamo salvato la linea estera dell'Italia nel sostengo all'Ucraina". A tal proposito, Di Maio lancia un appello a tutti i leader per sostenere il governo Draghi sottoscrivendo “una lettera alla Commissione europea per sostenere la battaglia del tetto massimo al prezzo gas”.
Il governo Draghi, secondo il ministro degli Esteri, va sostenuto nei negoziati con Bruxelles“al di là delle divergenze politiche”. E ha assicurato: “Con il tetto passeremmo da 216 a 80 euro a megawatt/ora".
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