Maria uccisa, grave il marito. Sotto torchio una delle figlie

La più giovane ha scoperto i corpi, la maggiore è fuggita. Rintracciata a Vicenza e portata in caserma

Maria uccisa, grave il marito. Sotto torchio una delle figlie

Una donna di 84 anni è stata uccisa ieri a San Martino di Lupari, in provincia di Padova, da qualcuno che ha tentato di far fuori anche il marito. L'uomo però si è salvato, anche se lotta tra la vita e la morte.

Nel comune non si parla d'altro, perché i due anziani erano conosciuti e molto amati da tutti. L'allarme è scattato attorno alle 11 quando Chiara, la figlia minore della coppia, che doveva trascorrere con loro qualche ora a cavallo, si è preoccupata perché i genitori continuavano a non rispondere al telefono.

Così ha preso la macchina e ha raggiunto l'abitazione di via Galilei dove viveva la mamma Maria Angela Sarto, 84 anni, ex insegnante e il padre Giorgio Miatello di 89 anni. Ha suonato senza ottenere risposta ed è entrata. Sulla porta della casa non c'erano segni di scasso e apparentemente tutto sembrava in ordine. Anche gli infissi, hanno constatato più tardi i militari del Ris, non erano stati forzati.

Una volta all'interno, la donna ha trovato la mamma massacrata, uccisa probabilmente con diversi colpi inferti con un corpo contundente. Il padre, invece, era in condizioni disperate. L'assassino aveva colpito anche lui, ma l'89enne non era morto. Immediatamente i sanitari del Suem 118 lo hanno trasportato a bordo di un elicottero in ospedale a Padova, dove è stato ricoverato in rianimazione.

L'area è stata subito transennata per consentire ai militari di effettuare tutti i rilievi del caso. Subito le indagini si sono ristrette alla pista familiare. Nell'appartamento, infatti, non mancava nulla ed era evidente che l'aggressione non era legata a un tentativo di rapina. Anche i gioielli della vittima erano al loro posto. Chiara avrebbe indirizzato i sospetti degli inquirenti verso la sorella maggiore e la sua presenza sarebbe stata riscontrata dalle immagini delle telecamere. Immediate sono scattate da parte degli investigatori le ricerche di Diletta, con un passato da vigilessa ad Asolo nel Trevigiano, ex moglie di un comandante della Polizia locale di un comune della cintura padovana, al quale era stato affidato il figlio.

I due anziani da tempo erano preoccupati per lei, convinti che fosse caduta in depressione. La donna ieri è risultata in prima battuta irreperibile, anche se fino a poche ore prima era stata vista nella porzione di villetta dove abitava, accanto ai genitori. Poi è stata individuata in provincia di Vicenza, località che aveva raggiunto in auto. È stata trovata nella sua Fiat Panda rossa a Romano D'Ezzelino, dopo aver acquistato del cibo in un negozio.

La sua posizione è al vaglio degli inquirenti, che l'hanno ascoltata a lungo

come persona informata sui fatti in caserma. Al momento nessun fermo, anche se non è escluso che possa essere firmato già in nottata. L'arma del delitto e il movente di un'azione così efferata, invece, ancora restano oscuri.

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