Roma affoga nel degrado, negli aerei che restano sulla pista e nella rabbia di chi ci vive e di chi la visita. Ignazio Marino, dopo il rimpasto in Giunta, non ha compreso la gravità della situazione in cui versa la capitale. Così prova, in modo goffo, ad assicurarsi la poltrona fino al 2018. Il Pd vuole la sua testa, ma sa bene che se si tornasse al voto subito potrebbe arrivare una sconfitta quasi certa. Così mentre la città eterna è piegata su se stessa il sindaco prova a recuperare terreno nel partito e fa una comparsata alla Festa dell'Unità. Ospite della serata il ministro Maria Elena Boschi.
"Il Pd lo sostiene, il governo farà la sua parte, però adesso è tutto nelle sue mani. Lui è riuscito a dimostrare che è onesto e io non ho dubbi ma l’importante ora è che sia pulita anche Roma, deve governare", afferma il ministro pochi minuti prima dell'arrivo di Marino. Il sindaco incontra la Boschi, la abbraccia e afferma: "Non c’è mai stata nessuna guerra con il Pd. Sono qui per brindare al Pd e a Roma". Detto questo, il sindaco assieme al ministro e al commissario del Pd di Roma, Matteo Orfini, si è avviato a fare il tradizionale giro degli stand: "Voglio ringraziare i volontari e le volontarie che hanno reso possibile questa grande festa", ha spiegato ancora.
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