"Ora tocca a loro e pop-corn per tutti". A dirlo sarebbe stato Matteo Renzi che, parlando coi suoi a palazzo Giustiniani, si sarebbe virtualmente sfregato le mani in attesa di vedere all'opera la Lega e il Movimento Cinque stelle.
Una ricostruzione riportata da alcuni quotidiani, ma smentita dall'ex premier. Eppure non ha mancato di provocare altre polemiche e punzecchiature all'interno del Partito democratico, messo alla prova da una crisi che dura ormai da mesi.
"AAltro che popcorn, prepariamo l'alternativa al governo M5s-Lega", ribatte a distanza Maurizio Martina pur senza mai citare Renzi, "Il Pd e le forze di centrosinistra devono prepararsi e passare presto dalla (giusta) preoccupazione alla sfida. Alla proposta alternativa. Altro che stare a guardare con i pop corn in mano. Non scherziamo. Dobbiamo metterci presto al lavoro nella società, con ascolto e capacità di proposta. Tornare a mettere radici forti nei luoghi reali della vita delle persone. Senza accettare il loro terreno di propaganda, ma costruendo il nostro nuovo progetto per l'Italia".
"Qui non è un film ma vita vera", aggiunge il ministro uscente Andea Orlando di fronte all'ennesimo psicodramma Pd, "Non riesco a gioire del governo più a destra della storia repubblicana. Francamente questa immagine di una specie di spettacolo a cui assistiamo divertiti, non la condivido perchè temo che questo divertimento lo paghino gli italiani".
"Nessuno mangia pop-corn ed è sorprendente che nel Pd ci sia chi è riuscito ad inventarsi l'ennesima polemica per spaccarsi su giornali e tg e attaccare Renzi ", dice quindi il renziano Michele Anzaldi.
Mentre il portavoce dell'ex segretario si affretta a smentire: "Ieri Matteo Renzi non ha mai parlato di pop-corn in rifermento alla nascita del governo dei sovranisti come invece riportato oggi da alcuni mezzi di informazione", assicura. Ma la bufera è ormai scoppiata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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