La mediazione di Salvini: "Interverrò per gli italiani"

Il ministro dei Trasporti oggi riceve i vertici sindacali. "Non discuto il diritto di sciopero, ma faremo di tutto"

La mediazione di Salvini: "Interverrò per gli italiani"
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Una offensiva del dialogo e del buonsenso per arrivare a un accordo ragionevole tra le parti che rispetti i diritti dei lavoratori, ma non penalizzi i cittadini nel periodo più caldo delle grandi partenze. Senza escludere, in caso di muro contro muro, un provvedimento amministrativo straordinario.

Di fronte a uno scenario che prevede per domani 24 ore di disagi per il trasporto ferroviario e per sabato un'agitazione negli aeroporti di 8 ore Matteo Salvini si prepara a un confronto a tutto campo con le sigle sindacali. «Indire uno sciopero il 13 di luglio con 35 gradi e lasciare a piedi milioni di pendolari che vorrebbero andare a lavorare, non so quanto sia fare del bene al Paese. Io sto cercando di mediare» dice il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. «Ho il massimo rispetto per il diritto allo sciopero, le rivendicazioni salariali. Spero che si trovi un accordo in via bonaria, se non arrivasse l'accordo mi prendo l'onore e l'onere di esercitare il fatto che difendo il diritto alla mobilità di 60 milioni di italiani».

L'appuntamento è fissato per questa mattina al ministero. Salvini farà presente che lo sciopero rischia di lasciare fermo più di un milione di italiani rispetto a un giorno normale, tra Alta Velocità, Intercity e Regionali. Si immagina, infatti, una circolazione di soli 1.800 convogli rispetto ai 5.700 normalmente effettuati. Il tutto in una giornata torrida: le previsioni meteo ipotizzano massime sopra i 30 gradi in gran parte dello Stivale con picchi di 35 gradi per esempio a Roma. Peraltro in un momento in cui il turismo è in piena e convinta ripartenza e Trenitalia ha snocciolato dati rassicuranti tra assunzioni (oltre 2mila effettuate negli ultimi mesi) e prospettive di crescita positive.

L'auspicio di Salvini è quello di un accordo ragionevole tra le parti e in questo senso sono già state avviate interlocuzioni con alcuni rappresentanti dei lavoratori.

Il ministro, nel caso non prevalga il buonsenso, non esclude interventi, «pur nel rigoroso rispetto delle normative vigenti» spiegano dal ministero. «Ovviamente, nessuno intende mettere in discussione il diritto allo sciopero, ma il Mit farà di tutto affinché gli italiani non paghino troppo pesantemente la mobilitazione». Oggi, peraltro, è previsto l'insediamento della Commissione Garanzia Sciopero. L'augurio, ha spiegato Salvini, è che «il momento della ripartenza non venga danneggiato da micro rivendicazioni che in molti casi sono pretestuose».

Proprio ieri, peraltro, Swg con il suo «Radar» è andata a indagare sul sentiment degli elettori relativo alla percezione della Lega. Ebbene da quando il partito fondato da Umberto Bossi fa parte della maggioranza l'immagine della Lega è migliorata per il 18% dei cittadini e per oltre la metà dei suoi elettori. Chi riconosce quest'onda positiva ne attribuisce i meriti soprattutto a un miglior atteggiamento del segretario e a una maggiore concretezza nell'attività politica. Il cambio di rotta positivo di Salvini è riconosciuto da quasi un quarto dei cittadini: il 24 per cento ritiene che il leader sia migliorato rispetto al recente passato e questa opinione è condivisa da quasi due terzi dell'elettorato leghista.

La Lega viene vista da suoi elettori come un partito di governo (non di protesta), moderna e in ascesa.

Sul piano delle future alleanze europee, invece, non ci sono chiare indicazioni da parte dei leghisti tranne quella di evitare alleanze con Renew Europe (la famiglia europea a cui aderiscono Azione e Italia Viva).

Si registra una leggera preferenza per i Conservatori rispetto al Ppe e a ID, l'attuale gruppo di cui fa parte la Lega.

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