Dimenticare le riunioni fra Stato e Länder iniziate alle due del pomeriggio e terminate alle due di notte, e impedire il proliferare di regolamenti-arlecchino da Land a Land. Nella lotta contro la pandemia Angela Merkel annuncia un approccio duro e uniforme dalle isole davanti alle coste danesi a nord alle Alpi Bavaresi a sud. «La situazione è seria e noi dobbiamo agire di conseguenza», ha affermato la cancelliera in conferenza stampa osservando che le ultime norme concordate fra Berlino e i 16 Länder non bastano a fermare la terza ondata del coronavirus. «Né dobbiamo ignorare le grida di aiuto dei medici: la lotta contro la pandemia deve essere più severa e risoluta». Con questo spirito, la leader tedesca ha presentato «il tanto atteso freno di emergenza a livello nazionale»: un disegno di legge che il suo governo porta prima al vaglio del Bundestag e poi del Bundesrat, la camera dei Länder che potrà tuttavia solo esprimere un parere. Senza dimenticare una nota di ottimismo - «la Germania comincia a vedere la luce del tunnel», ha detto Merkel - la cancelliera ha elencato le misure per contenere il virus. Se in un circondario il tasso d'incidenza di 100 contagi ogni 100mila abitanti sarà superato per tre giorni successivi, scatterà il coprifuoco dalla 21 alle 5 del mattino, si chiuderanno negozi, cinema, piscine e teatri, e ogni famiglia potrà incontrare una sola persona esterna al proprio nucleo. Resteranno aperti solo gli alimentari e i servizi essenziali come edicole e benzinai. Per la gastronomia sarà possibile solo l'asporto, mentre viaggi e vacanze saranno messi al bando.
E non stiamo parlando di uno scenario futuribile: oggi il tasso di incidenza medio in Germania è superiore a 140, con un massimo di 560 nella bavarese Hof presso il confine con la Repubblica Ceca e un minimo di 28 nel circondario settentrionale di Schleswig-Flensburg a un tiro di schioppo dalla Danimarca. L'associazione dei medici tedeschi per la terapia intensiva (Divi) ha sollecitato l'approvazione della legge entro la fine della settimana mentre mugugni sono giunti da alcuni Länder e dall'associazione dei Comuni tedeschi (DstGB) secondo i quali il ddl lede l'autonomia locale e regionale. Ma il governo tira dritto: se il tasso di incidenza supererà quota 200, il ddl prevede un ulteriore giro di vite, con la chiusura di scuole e asili, eccezion fatta per le classi dei maturandi. Gli istituti educativi erano già stati chiusi a metà dicembre 2020 e riaperti solo lo scorso 8 marzo, a ranghi ridotti, fino al 27 marzo, data di inizio delle vacanze di Pasqua terminate lunedì scorso.
La possibile nuova chiusura delle scuole a tempo indeterminato sta rilanciando il dibattito in Germania sulla possibilità offerta dalle scuole alle famiglie di fa ripetere l'anno scolastico ai propri bambini. In questo caso la «bocciatura» non inciderà sul curriculum degli scolari tenuti lontani da classi e banchi dalla pandemia.
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