Émile sparito nel 2023: nonni e zii arrestati per omicidio volontario

I resti trovati mesi dopo nel bosco. Il suicidio del prete che lo battezzò

Émile sparito nel 2023: nonni e zii arrestati per omicidio volontario
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Gli ultimi sviluppi di un caso di per sé già drammatico, che aveva sconvolto l'intera Francia, rendono ancora più sconcertante il giallo della scomparsa e della morte del piccolo Émile Soleil, sparito nel nulla quando aveva due anni e mezzo in un villaggio dell'Alta Provenza, nella frazione di Haut-Vernet. Era l'8 luglio del 2023 quando il bambino sarebbe stato perso di vista dai familiari mentre stava giocando nel giardino della casa dei nonni. Nove mesi più tardi i suoi resti sono stati ritrovati da una donna che faceva una passeggiata lungo un sentiero a due chilometri dal villaggio, dopo che era stato cercato invano con un enorme dispiegamento di forze nei boschi circostanti, facendo sperare i genitori che potesse essere ancora vivo.

Le indagini hanno avuto ieri una svolta inaspettata: il procuratore della Repubblica di Aix-en-Provence ha annunciato che i nonni e gli zii del bambino sono stati arrestati con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Si tratta di Philippe Vedovini e sua moglie, la cui abitazione a La Bouilladisse, nelle Bocche del Rodano, è stata perquisita, e di due dei loro figli maggiorenni. Diversi altri bambini della famiglia, inoltre, saranno ascoltati in un'udienza volontaria. L'attenzione degli inquirenti si era già soffermata sulla famiglia di Émile perché durante le indagini sulla scomparsa erano emerse delle incongruenze e si era ipotizzato un incidente tenuto nascosto. In particolare al centro dell'attenzione era finito il nonno materno, 58 anni, un uomo molto severo, considerato vicino all'integralismo cattolico e all'estrema destra, già ascoltato come testimone assistito lo scorso anno nell'ambito di una vicenda di abusi fisici e sessuali in una comunità del Nord della Francia. Il bambino, appena arrivato nella seconda casa dei nonni per le vacanze, era affidato a lui il giorno della scomparsa. Émile potrebbe avere disobbedito al nonno scatenando una sua reazione violenta. Potrebbe essersi trattato di una punizione sfuggita di mano, ma sul movente gli inquirenti non hanno rilasciato dichiarazioni. Ci sono accertamenti in corso in varie località del Paese. Giallo nel giallo, il suicidio pochi giorni fa del sacerdote che aveva battezzato il bambino. La sorella del religioso ha detto a Paris Match di provare un rancore nei confronti della famiglia del piccolo Émile: «Penso che tutto sia partito da loro».

Il cranio e i denti di Émile erano stati ritrovati la scorsa primavera in un'area che era stata già perquisita dagli investigatori, tanto che gli inquirenti hanno sempre sospettato che il corpo fosse stato spostato e che i familiari nascondessero la verità.

Lo scorso 13 marzo le indagini hanno imboccato una strada precisa quando i gendarmi di Marsiglia, arrivati nel villaggio di notte per effettuare alcune ricerche, se ne sono andati portando via una fioriera collocata vicino alla chiesa del paese. È lì che potrebbe essere stato nascosto, almeno per un periodo, il corpicino del bambino, prima di essere spostato e occultato lungo il sentiero di montagna.

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