Io non so se c'è una sindrome che colpisce i comici ultimamente. A pensarci neppure tanto ultimamente, visto Beppe Grillo che ha portato un centinaio di scappati di casa in Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno e questi si sono mangiati il tonno. Ma prima del guru Grillo c'era il guru Celentano, che spesso interveniva al telefono nelle trasmissioni del guru Santoro (non è comico, ma ci è diventato dopo) e faceva film con un altro comico, Enrico Montesano, ultimo colpito dalla sindrome. Prima del Covid, Montesano era Montesano, un brillante attore della commedia italiana, poi ha cominciato a delirare, come tanti. Non so, si sarà consultato con Red Ronnie, con Eleonora Brigliadori, chissà che setta frequentano.
Se fino a due anni fa mi avessero chiesto cosa pensavo di Montesano mi sarebbe venuto in mente il Conte Tacchia, oppure Rugantino, oppure il cameriere di Grand Hotel Excelsion. Mi era simpaticissimo, e era bravo. Per carità, non è che fosse Mastroianni o Tognazzi, e neppure come Nino Manfredi, ma era Montesano. Dopodiché viene preso dalla sindrome del guru svalvolato e inizia a litigare con un vigile rifiutandosi di mettersi la mascherina, la cosa finisce su Youtube, Montesano si riguarda, viene applaudito dai no-vax e ci prende gusto. Al che pubblica una serie di video su Instagram arrabbiatissimo contro il sistema, contro il siero sperimentale, come uno di quei vecchi che parlano da soli sull'autobus solo che te lo trovavi sui social.
Approda infine a Ballando con le stelle, la trasmissione dove Selvaggia Lucarelli dice a un intellettuale del calibro di Giampiero Mughini (che ha precedentemente querelato) «ti insegno cosa è una giuria, io sono sette anni che sono giurata a Ballando» (strano non l'abbiano presa alla Corte d'Assise), e si presenta alle prove con una maglietta della Decima Mas, il reparto d'assalto della Marina militare fascista, e viene denunciato sui social dalla stessa Lucarelli, che giustamente spiega anche cos'è ai suoi follower la Decima Mas (se non avesse bisogno di spiegarglielo non sarebbero suoi follower ma di Mughini, che non ha social). Poi si scusa lui e si scusa anche la Rai, che però lo caccia da Ballando.
D'altra parte la sindrome del guru svalvolato, da Grillo a Montesano, si è diffusa proprio grazie ai social, dove si può dire tutto e il contrario di tutto, quello che conta è che si parli di quello che dici. Il problema è che in rete resta tutto.
Di Montesano attore resteranno i suoi personaggi nei suoi film, di Montesano come persona i giovani di oggi tra qualche anno diranno: te lo ricordi, quello lì che diventò famoso perché credeva che il vaccino fosse un modo per controllarci il cervello e che si era messo la maglietta fascista per poi giustificarsi dicendo che nel 1976 aveva la tessera del PSI? Tra l'altro ha sbagliato anche i tempi, si fosse fatto avanti con i Cinque Stelle nel loro momento d'oro l'avrebbero proposto come Presidente della Repubblica.
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