Tutti insieme in un mega listone. Matteo Renzi e Angelino Alfano, Carlo Calenda e Giuliano Pisapia. Una "grande coalizione" che, secondo quanto rivelato oggi da Matteo Richetti in una intervista alla Stampa, potrebbe essere già costruita alle prossime elezioni. "Alle politiche - argomenta il portavoce dei dem - mi auguro che il Pd sappia andare oltre se stesso e ospitare esperienze liberaldemocratiche da una parte e progressiste dall'altra".
"La scelta di Mdp e sinistra italiana di non stare nel patto civico costruito col centrosinistra di Pisapia e Orlando indebolisce il nostro schieramento". In Sicilia, secondo Richetti, il "sì" di Pisapia all'appoggio a Fabrizio Micari con Pd e Alfano sarebbe piuttosto scontato. "Mi stupirei del contrario: se Giuliano è in campo per unire il centrosinistra non può che guardare bene ad un'operazione in cui i partiti fanno un passo indietro per dare vita a un centrosinistra rinnovato e più largo possibile". Uno schema che, a suo dire, potrebbe anche essere ripetuto a livello nazionale. "Che la legge elettorale richieda lista o coalizione, l'esigenza di allargarci per noi rimane - spiega - e senza giri di parole, da una parte Calenda e l'esperienza che sta costruendo sui valori dell'europa e della liberal-democrazia, e dall'altra Pisapia con l'esperienza di un campo Progressista e solidale sono non solo alleati, ma eventuali compagni di strada in una lista unica laddove il sistema continuasse a prevedere questo".
In questa "grande coalizione", per Richetti ci sarebbe posto anche per Alfano.
"La questione è semplice - spiega alla Stampa - se si supera la collocazione anche nella denominazione di nuovo centrodestra, si apre un dialogo: come fu quando i popolari scelsero il campo di gioco di centrosinistra in alleanza con i progressisti. Altrimenti non si può partire con questo elemento di ambiguità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.