Nave Diciotti, Toni Capuozzo: "Basta con la pietà. Dov'è ora la sinistra?"

Il giornalista Mediaset, Toni Capuozzo, attacca la sinistra dopo la scomparsa di 50 migranti della nave Diciotti che erano accolti nel centro di accoglienza della Caritas: "Come ripensare al racconto di corpi scheletriti e ai casi di scabbia?"

Nave Diciotti, Toni Capuozzo: "Basta con la pietà. Dov'è ora la sinistra?"

"Auguro loro di raggiungere la meta che desiderano, ma le leggi parlano chiaro: non otterranno mai asilo in altri paesi, dopo essere stati identificati in Italia. O clandestini per sempre, o rinviati in Italia". Così il giornalista Toni Capuozzo parla dei 50 migranti che erano a bordo della nave Diciotti e che ora sono scomparsi dal centro di accoglienza della Caritas.

"Quello che non mi piace è l'uso della pietà. Adesso che quasi la metà di loro è scomparsa nel nulla - scrive ancora il giornalista Mediaset in un post su Facebook - come ripensare alla descrizione di persone stremate, al racconto di corpi scheletriti, ai drammatici referti di epidemie di scabbia? E che pensare di quelle processioni a bordo con tanto di guanti e mascherine, e dei gelati e delle diocesi aperte? Scomparsi nel nulla".

Capuozzo attacca politiche sull'immigrazione portate avanti dall' Italia e dall'Unione Europea: "Un gioco dell'oca - conclude - che rimanda al punto di partenza, la dimostrazione che scafisti e umanitari all'ingrosso fanno del traffico di esseri umani un business e un manifesto politico, alimentando illusioni dal Bangladesh alle Comore, dall'Egitto all'Africa subsahariana. I cinquanta che sono irreperibili non sono evasi, dato che non erano detenuti. Sono desaparecidos, che alla macchina del finto umanitarismo non servono più. Dopo la Diciotti, lo zero"

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